Roma, abbattuto l'Alberone: il leccio centenario non ce l'ha fatta ed è stato portato via

Roma, abbattuto l'Alberone: il leccio centenario non ce l'ha fatta ed è stato portato via
di Laura Bogliolo
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Martedì 27 Ottobre 2015, 03:41 - Ultimo aggiornamento: 23:56

L'hanno fatto a pezzi e lo hanno portato via. Non ha resistito neanche un anno per colpa dell'incuria. Gru e accette in funzione dalle 7 del mattino di ieri, davanti alla platea di residenti sconcertati: «Che vergogna, era stato abbandonato». Al posto dello storico Alberone c'è ancora una volta il vuoto. L'esemplare di leccio ripiantumato il 21 novembre scorso infatti era già morto da tempo. Lo avevano denunciato gli “alberelli”, i residenti del quartiere Appio più affezionati organizzati nel gruppo Facebook “Sei dell'Alberone se...”.

Aveva lanciato l'allarme anche il papà della terza generazione della storica quercia: «Dovevano dargli tanta acqua, anche in inverno, ma non lo hanno fatto» aveva detto e ha confermato anche ieri Antonio Aumenta, il vivaista di Pontinia che aveva fornito il leccio.

E ieri il Comune ha dato ordine di rimuovere quello che restava dell'Alberone pagato circa 15 mila euro. Il nuovo esemplare (molto più piccolo, appena vent'anni) dovrebbe essere ripiantumato in settimana, fanno sapere dall'assessorato all'Ambiente.

INCURIA

«Ce l'hanno ammazzato un'altra volta, nessuno lo curava, per noi è un altro piccolo grande dolore» diceva ieri sconsolato Luca D'Arienzo, residente e “alberello”. Incuria e maltempo avevano abbattuto il 7 novembre anche la quercia trapiantata nel 1986 grazie alla campagna di sponsorizzazione del Messaggero. A terra ieri mattina giacevano i resti del leccio che aveva 150 anni quando è stato piantato ed era alto dieci metri, resti anche sopra la targa affissa dal Comune: «Ripiantumazione dell'Alberone, 21 novembre 2014, Giornata nazionale dell'Albero».

IL NUOVO ALBERO

«La targa è rimasta, l'Alberone no - commentava ieri Pina Giannelli, residente - a novembre c'ero durante la festa, è il terzo tentativo, chissà quanti altri ce ne saranno, anche se lo rimettono e continuano a non curarlo cadrà anche il prossimo». Il Comune ha già scelto e prelevato il nuovo Alberone dallo stesso vivaio di Pontinia così come prevedeva la clausola di garanzia (non avrà un ulteriore costo quindi). Ha vent'anni, è alto neanche sei metri e una circonferenza di 50 centimetri. Più giovane quindi «per dargli una maggiore possibilità di vita» facevano sapere ieri dall'assessorato all'Ambiente. «Il leccio non ha seguito un processo di crescita regolare e anzi - ha fatto sapere il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale - ha iniziato a registrare dei problemi che sono aumentati fino a che non si è potuto far altro che certificarne la morte e chiedere alla ditta fornitrice la sostituzione». Lo stesso vivaio, oltre all'Alberone, ha fornito altri 3 lecci che verranno messi a dimora sempre nella zona di via Appia. I residenti intanto si sentono presi in giro.

«Lo rimettono, ma se il Comune non lo cura farà la stessa fine» borbottava ieri Settimio Silvestri, 73 anni. «È una vergogna - il commento di Claudio Micozzi Ferri, moderatore del gruppo Facebook “Sei dell'Alberone se” - siamo pronti a fare petizioni, a scendere in piazza per il rispetto del verde del quartiere. Abbiamo organizzato anche un fondo per comprare ramazze e pulire da soli». Ieri sera, intanto, i faretti per illuminare l'Alberone erano ancora in funzione: luce sul vuoto lasciato nel quartiere.