Aspetta per strada che un’auto esca dal parcheggio o arrivi in prossimità delle strisce per poi buttarsi e fingere di essere stato investito in modo da chiedere il risarcimento (in contanti) al malcapitato guidatore. Una scena che si è ripetuta più volte - come hanno raccontato testimoni - nel quartiere Alberone - Ponte Lungo. Ma non è tutto: il presunto truffatore - nelle immagini pubblicate da un utente all’interno di un gruppo social - porterebbe con sé anche telefonini e tablet con schermi già rotti: strumenti per mettere in atto le altre varianti alla oramai famigerata truffa dello specchietto.
Truffa del finto incidente, l’allerta social
«Buonasera, vorrei spargere il più possibile la foto di questa persona - è scritto in una pagina social dedicata al quartiere Alberone - Ponte Lungo - questo ragazzo truffa gli automobilisti mettendo in atto una scenetta al quanto ridicola.
Nella foto si vede un uomo con maglione blu, una tracolla nera e un’altra busta e secondo il racconto dell’utente sarebbe lui il truffatore a mettere in atto l’ultima di una serie infinita di truffe sbarcate a Roma. Tecniche ormai collaudate ma che hanno fatto cadere nelle rete di diversi malviventi ignari automobilisti romani: il salto in avanti dal ciglio della strada e il balzo sul cofano dell’auto che nel frattempo avanza sulla carreggiata. Il conducente scende dell’autovettura per prestare soccorso e il malfattore lamenta un (falso) danno subìto e avanza la richiesta di risarcimento. Stessa condotta anche nel raggiro del telefonino rotto: il commediante (talvolta ad agire sono in due) finge la caduta e la rottura dell’apparecchio causato dall’incidente. Puntuale, infine, arriva la “trattativa” economica. Assicurazione esclusa.