Tram via Nazionale, falle nel progetto: si attiva la commissione

Chiesta una riunione degli organismi di Mobilità, Urbanistica e Statuto

Tram via Nazionale, falle nel progetto: si attiva la commissione
di Fernando M. Magliaro
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 13 Settembre 2023, 01:02 - Ultimo aggiornamento: 06:18

Il tram Termini-Vaticano-Aurelio potrebbe approdare sia in Commissione Trasparenza che in una seduta congiunta delle Commissioni Statuto, Mobilità e Urbanistica.

Roma, «Il tram in via Nazionale ucciderà il commercio»: la denuncia dei negozianti


«Ho protocollato oggi (ieri, ndr) la richiesta di convocare una congiunta di Statuto, Mobilità e Urbanistica sul Tva», spiega Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Aula Giulio Cesare. «Credo che sia da verificare il rispetto della partecipazione della città alle scelte decisionali. Ad esempio, come mai, quando era previsto dal Codice degli Appalti, non è stato fatto il dibattito pubblico? Mi auguro che i presidenti delle Commissioni abbiano la forza politica di convocare i tecnici e le associazioni per dare vita a un confronto aperto su un’opera che, viste le diffuse e reiterate lamentele, appare semplicemente imposta dall’alto, nemmeno fossimo sotto gli imperatori del passato, un’opera sponsorizzata dalla lobby filotranviaria della sinistra.

E non si capisce come mai gli ecologisti non appoggino invece i bus elettrici totalmente a zero emissioni, che non stridono, non vibrano, non sollevano polveri e particelle metalliche».

Stesso tema affrontato anche da Federico Rocca, presidente della Commissione Trasparenza: «Se le associazioni che hanno evidenziato dubbi e lanciato allarmi la chiederanno, sono pronto a convocare una seduta della Trasparenza sul Tva. Nell’era della Pec e del dibattito pubblico appare strano che nessuno sia mai stato interpellato, che non ci siano mai state convocazioni e sedute specifiche con chi il territorio lo vive quotidianamente. Insomma, abbiamo un nuovo caso di un’opera che viene decisa nelle segrete stanze senza confronti e sentire residenti e commercianti ».


L’OPERA
Il Tva è il contestatissimo progetto del Comune di realizzare una nuova linea tranviaria che partendo dal capolinea di Termini/Palazzo Massimo, passi per via Nazionale, piazza Venezia, Corso Vittorio Emanuele e arrivi al Vaticano (piazza Risorgimento) e all’Aurelio (piazza Giureconsulti). Costo: poco meno di 300 milioni di euro e, su carta, cantieri aperti ad aprile 2024 per concludere tutto a fine febbraio 2028. In mezzo, durante l’Anno Santo, cantiere sospeso.


CRITICITÀ
Contro l’opera hanno espresso riserve e allarmi i residenti del Centro storico, i tassisti, i sindacati dei Vigili Urbani e tutto il mondo produttivo: Confcommercio Roma, Confesercenti, Federmoda, Federalberghi, Associazione Commercianti di Via Nazionale, Associazione delle Botteghe Storiche. Oltre i problemi già evidenziati dalla Soprintendenza - che parla di «altissimo rischio» per tutti i beni archeologici, i monumenti medievali e i palazzi rinascimentali disseminati lungo l’intero percorso - ci sono quelli sottolineati da residenti e associazioni. Intanto le vibrazioni e gli stridii paventati dai residenti che temono l’incapacità acclarata del Campidoglio di garantire manutenzioni costanti nel tempo; poi i tre “tappi” alla viabilità al capolinea Termini, a via IV Novembre e davanti l’Ospedale Santo Spirito in Sassia a piazza della Rovere che possono mandare totalmente in tilt l’intera mobilità nel centro storico. Ancora: l’assenza di aree di carico e scarico per le merci e di aree per la raccolta dei rifiuti per le utenze non domestiche. Infine, la questione manifestazioni: i raduni sono tutti a piazza della Repubblica, spesso si concludono a piazza Santi Apostoli e, in più, ci sono celebrazioni e cerimonie all’Altare della Patria, tutti eventi che obbligano a modificare le linee dei bus. E che farebbero fermare il tram. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA