Roma, tram su via Nazionale: le criticità arrivano in Aula. Le opposizioni: «Momento di confronto fondamentale»

Fissata il 13 ottobre prossimo la seduta straordinaria del Consiglio sulla linea Tva

Roma, tram su via Nazionale: le criticità arrivano in Aula
di Fernando M. Magliaro
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Venerdì 29 Settembre 2023, 23:52

Arriva la data: il prossimo 13 ottobre il Consiglio comunale si riunirà in seduta straordinaria per esaminare il progetto della linea tranviaria che il Comune vuole realizzare da Termini (palazzo Massimo) al Vaticano (piazza Risorgimento) e all’Aurelio (piazza Giureconsulti), la Tva, spinto dalla lobby pro tram della sinistra nel complice silenzio dei finti ecologisti. Seduta richiesta dalle opposizioni: primo firmatario Marco Di Stefano (FI-Udc) insieme agli eletti di Fratelli d’Itali, Lega e Azione. In Aula è stata richiesta la presenza del sindaco Gualtieri e dell’assessore ai Trasporti, Patanè, e la conferma del giorno arriverà solo dopo l’incrocio con le agende. 

L’OPERA E LE CRITICITÀ
Costo: 294 milioni di euro, 120 con fondi Pnrr e 174 con soldi del Ministero dei Trasporti; cantiere da aprile 2024 a febbraio 2028 per realizzare 8,9 km di binari.

Problemi di vibrazioni e acustica non adeguatamente valutati; vicinanza con aree archeologiche, monumenti medievali e palazzi rinascimentali ad «altissimo rischio» come evidenziato dalla stessa Soprintendenza; tre zone con strozzature della viabilità dovute alla presenza delle rotaie, potenziali trappole per auto e moto, tram e bus, taxi e mezzi di soccorso; ostacolo all’accesso al pronto soccorso dell’Ospedale Santo Spirito in Sassia e alla fruibilità delle altre specialità mediche del nosocomio; mancanza di aree per il carico e scarico merci e per la raccolta dei rifiuti che consentano a trasportatori e Ama di operare in sicurezza: questi gli elementi principali di criticità nella progettazione. 

I NO
Criticità e dubbi che hanno raccolto un lunghissima sfilza di no: archeologi e storici; sindacati di vigili urbani, tassisti e operatori sanitari; residenti; commercianti, motociclisti.
La politica comunale e regionale si è mossa chiedendo incontri e chiarimenti che non ci sono mai stati prima: l’opera ha saltato tutti i controlli pubblici. Prima è stata messa fra le “invarianti” (le opere imposte e bloccate, ndr) nel Piano della Mobilità sostenibile; ha saltato il dibattito pubblico e ora è stata direttamente commissariata. 

LA POLITICA
Spiega Di Stefano: «Ho chiesto e firmato per primo per avere una seduta pubblica di discussione sul progetto Tva, nonostante la contrarietà del capogruppo di Roma Futura, Caudo. Le discrepanze fra il racconto in commissione e quello che spiegano residenti, commercianti, tecnici, sindacati, associazioni richiedono un approfondimento pubblico, come si fa, ad esempio, sullo Stadio della Roma. Non bisogna mai aver paura di parlare e confrontarsi. Se l’assessore scioglierà positivamente i nostri dubbi non abbiamo alcun tipo di prevenzione politica né voglia ostruzionistica. Ma serve un semplice confronto dove vanno ascoltate anche le rappresentanze dei diretti interessati». Dalla Lega, Fabrizio Santori dice: «Finalmente potremo approfondire questo progetto in Aula. Devono intervenire anche le associazioni, i commercianti, i residenti: è mancato il confronto prima. Lo si faccia ora ma va fatto bene. Non serve il solito assessore che viene a leggere in aula la letterina preparata dagli uffici». E Davide Bordoni: «Le richieste di chiarimenti su quest’opera sono decine. Riguardano la sicurezza e la vivibilità. Fino a oggi, le risposte sono state una generica assicurazione che è tutto a posto. Direi che quando saremo in Aula, la giunta dovrà fare qualche sforzo in più e spiegare nel merito dubbi su un progetto dal forte impatto, calcolare bene i tempi altrimenti meglio rimandarlo a dopo il Giubileo».

Per Fratelli d’Italia interviene il capogruppo, Giovanni Quarzo: «Credo sia fondamentale che il consiglio riesca ad esprimersi sul Tva: le criticità emerse su questo progetto sono tantissime e il 13 non basterà un Patanè che ci dice quanto sarà bellissimo. Dovrà rispondere nel merito e spiegare come si può, solo per citarne una, far passare un binario di fronte l’ingresso di un pronto soccorso senza mettere in pericolo le vite dei codici rossi. E perché, ad esempio, né la Asl né il Santo Spirito sono stati inseriti in conferenza di servizi». Chiude Federico Rocca (FdI): «Abbiamo ascoltato l’assessore Patanè che ci ha descritto le varie fasi del progetto e del cantiere ma rimangono dubbi e perplessità sulle criticità che il cantiere potrà rappresentare soprattutto alla luce dei rilievi fatti dalla Sovrintendenza, Pertanto è importante confrontarci con in un consiglio straordinario che sarà l’occasione per tutti per fare chiarezza su un’opera che interesserà luoghi nevralgici della città».

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