La chiave fa il primo giro nella serratura. La porta non si apre. Seconda mandata. Stavolta l’ingresso della casa vacanza si spalanca. Ma quando l’affittacamere entra nell’appartamento il corpo del colonnello austriaco è lì, senza vita, disteso sul letto. Una morte anomala, arrivata all’improvviso, sulla quale adesso indaga la procura di Roma. Il militare infatti stava bene. O almeno, sono queste le informazioni in mano al pubblico ministero Pietro Polidori. Unico modo per districare un intreccio che ha a tutti gli effetti ha i contorni di un giallo, sarà l’autopsia disposta dal pm sul corpo del colonnello. Solo così si potranno accertare le cause della morte. Ma per capire cosa possa essere accaduto in quella stanza di un bed&breakfast, serve contestualizzare la vicenda. Chi era questo colonnello? E come mai si trovava in Italia e nello specifico a Roma? Sulle generalità trapelano poche informazioni. I familiari non sembrerebbero essere stati ancora informati della morte del proprio caro. Quindi, massimo riserbo. Una cosa però è certa.
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CORSO DI AGGIORNAMENTO
Il colonnello di anni ne aveva 49 e si trovava a Roma per un corso di aggiornamento Nato, l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord.
IL RITROVAMENTO
Sono circa le 19, l’affittacamere arriva davanti al portone del palazzo. Entra, sale le scale e arriva davanti alla porta della casa vacanze. È chiusa. Perfino con la doppia mandata. Tutto sembra a posto. Prova a bussare, ma nessuno risponde. Tocca a lui aprire la porta. Quando la spalanca, ecco la tragica scoperta del cadavere del colonnello. Il proprietario del bed and breakfast mantiene il sangue freddo e chiama il 112. In un attimo interviene la polizia del commissariato Aurelio, che esegue subito gli accertamenti basilari. I primi, i più importanti: sul corpo del colonnello non ci sono segni di colluttazione. Sembrerebbe che non abbia dovuto lottare con nessuno e che non abbia dovuto difendersi da qualcuno che magari potrebbe essersi introdotto nell’appartamento. La porta, tra l’altro non ha segni di effrazioni. Ma quello che insospettisce la procura di Roma è l’età della vittima, neanche cinquantenne.
I SOSPETTI
Per questo il pm Pietro Polidori ha preferito non trascurare nessun aspetto, decidendo di inviare sul posto la polizia scientifica, oltre a disporre l’autopsia sul cadavere dell’austriaco. L’uomo non aveva malattie particolari per le quali avesse bisogno di prendere farmaci. Anzi, godeva di buona salute. Un motivo in più che ha spinto il pubblico ministero a disporre indagini più approfondite. Allo stato attuale delle indagini, quindi non si esclude nessuna pista. Da un lato la morte naturale. Se questa strada fosse valida sarà necessario capire per colpa di quale patologia. Cosa ha fatto smettere di battere il cuore del colonnello. Dall’altro avvelenamento o overdose. Ora parola all’autopsia.