Roma, a Colle Salario il cimitero delle auto rubate: nel parcheggio ruote, copertoni e pezzi smontati

Roma, a Colle Salario il cimitero delle auto rubate: nel parcheggio ruote, copertoni e pezzi smontati
di Raffaele Marra
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 9 Novembre 2022, 11:39 - Ultimo aggiornamento: 11:42

Gioia e dolori del III Municipio. Più dolori che gioie continuano a ripetere i residenti e i Comitati di quartieri adiacente via Fiastra a Colle Salario che vivono ormai da anni il problema della discarica a cielo aperto come un incubo. «Il Bel Vedere di Colle Salario fino a qualche tempo fa, era il più bel posto del III Municipio - dice con rabbia mista a delusione il consigliere municipale Fabrizio Bevilacqua - un posto bellissimo prima che diventasse una discarica a cielo aperto di auto abbandonate e rubate, abbiamo fatto richieste sia al Comune che all’Ater da almeno cinque anni affinché vengano rimosse almeno alcune carcasse di auto eppure parliamo di un insediamento di proprietà Ater che è uno tra i più belli di Roma sia per il posto sia per la collocazione».

Roma, il Ponte della Musica è una discarica di rifiuti: ecco le foto della vergogna

 

Il parcheggio di fronte alla scuola

Eppure qualcosa si era mosso nel III municipio a settembre prima delle elezioni, l’operazione decoro era partita ma solo per il piazzale alla fine di via Serrapetrona, al lato di via Monte Giberto, un parcheggio buio che era diventato una vera e propria discarica che negli ultimi anni, aveva accumulato una montagna di copertoni, vecchi elettrodomestici, fusti di vernici e solventi, olio motore e scarti vari.

Il tutto a pochi passi dalla scuola di Colle Salario e proprio di fronte ad uno dei bar più frequentati dalla zona. Una bomba disinnescata, ma per il Belvedere di via Fiastra l’opera è ancora un’incompiuta perché delle 26 carcasse delle autovetture ne sono state portate via solo 6 e adesso siamo punto e a capo. Nella zona vicino c’è anche la centrale andata a fuoco qualche anno fa dove adesso regnano solo alcuni rifiuti ingombranti e un cumulo di spazzatura, diventato il bivacco di sbandati o senza tetto. I residenti rivendicano a gran voce uno spazio verde e pulito dove poter portare i loro bambini e i loro animali ma qualcuno di loro dice scherzando; «Ci crederò solo quando lo vedrò».

© RIPRODUZIONE RISERVATA