Ancora sangue sull'asfalto: altre due vittime domenica sera in due distinti incidenti. A perdere la vita un pedone travolto da una macchina lungo via Castel di Leva, nel quadrane sud della Capitale, e un centauro travolto da un'auto lungo la via Cassia Nuova. Si allunga dunque l'elenco dei decessi stradali nella Capitale con 176 morti dallo scorso gennaio: un primato negativo che supera quello dello scorso anno quando i morti sono stati 150.
L'INTERVENTO
Aveva trascorso la serata con i due fratelli e stava rientrando.
I RILIEVI
Intanto i caschi bianchi per tutta la notte hanno proceduto con i rilievi sul luogo dell'incidente: la strada è rimasta chiusa al traffico fino alle cinque del mattino. Hanno inoltre predisposto il sequestro della macchina coinvolta nell'investimento su cui è stata subito disposta una perizia tecnica. L'automobilista invece, che ha riportato solo lievi ferite, è stato sottoposto ai test di alcol e droga e nelle prossime ore sono attesi i risultati. L'uomo rischia ora l'accusa di omicidio stradale. Una domenica di sangue sulle strade: in via Cassia Nuova all'altezza del civico 150, ancora domenica sera, l'allarme per uno schianto frontale è scattato intorno all'una. Sul posto sono intervenuti gli uomini del XV gruppo Cassia. Dai rilievi eseguiti sul luogo dello schianto la vittima, Alejandro Vladimir Guaman Ushina di 30 anni e di origini ecuadoregne, era in sella alla sua Honda 125 quando una Toyota Yaris l'ha travolto e ucciso. L'automobilista, un romano di 19 anni, si è fermato a prestare i primi soccorsi.
I SOCCORSI
Gli agenti arrivati sul posto hanno subito accertato che il centauro procedeva verso il Gra quando, per cause ancora da accertare, è stato travolto dalla Yaris che viaggiava in direzione Corso Francia. Sul luogo dello scontro sono subito intervenuti anche i sanitari del 118 ma per il 30enne non c'è stato nulla da fare: le lesioni riportate nella caduta erano troppo profonde. Nonostante i tentativi di rianimazione, il centauro è deceduto. L'automobilista è stato accompagnato al pronto soccorso del Policlinico Umberto I: dopo essere stato medicato, è stato sottoposto ai test di alcol e droga. I caschi bianchi hanno proceduto con i rilievi sul luogo dello schianto. Resta infatti ancora da accertare la causa dell'impatto tra la motocicletta e la macchina: non è escluso che la macchina abbia azzardato un sorpasso proprio al passaggio della Honda.Ma per chiudere le indagini saranno necessari i risultati delle perizie disposte sui due mezzi sequestrati. In particolare, sarà determinante stabilire a che velocità stavano procedendo la macchina e la moto al momento dell'impatto.