Ad esplorare la cavità, che si aperta improvvisamente nel terreno, sono stati chiamati gli speleologi del gruppo Vespertilio di Salisano. Si tratta di una antica cava per l’estrazione di conglomerati quali breccia e rena di cui non si conosceva l’esistenza.
«L’esplorazione si è resa necessaria da parte degli speleologi al fine di verificare la reale estensione dell’ipogeo, soprattutto in relazione alla strada provinciale», sottolinea Cristiano Ranieri, vicesindaco del comune di Salisano.
«Parte della volta dell’ambiente più grande di questa cava ha collassato provocando un’apertura nel terreno. Fortunatamente l’ipogeo si sviluppa per pochi centinaia di metri senza passare al di sotto dell’asse stradale. Impossibile stabilire l’esatta datazione del complesso sistema sotterraneo, anche se c’è da sottolineare la presenza di cave del tutto simili nel territorio circostante che risalgono al periodo romano», conclude l’amministratore del piccolo borgo sabino.
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