Terminillo caos, la Giusti e la Cinzano restano chiuse per l'assenza di un documento

La fila di ieri per fare lo skipass, prima di sapere della non riapertura di Giusti e Cinzano
di Giacomo Cavoli
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Domenica 20 Febbraio 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 06:52

RIETI Terminillo a tutto sci? Forse, sarà meglio ripassare la prossima settimana. Perché quando finalmente c’era neve a sufficienza per aprire le altre due piste Cinzano e Giusti, già battute e pronte all’uso, è stata la burocrazia a stroncare l’ultimo tentativo di sussulto della stazione sciistica reatina, dopo una stagione quasi disastrosa come le due precedenti. Così, dopo la conferma ricevuta venerdì da Il Messaggero, solo al momento dell’apertura degli impianti da discesa, ieri mattina, la società “Funivia” si è accorta del non aver comunicato per tempo al ministero dei Trasporti l’apertura della quadriposto a servizio di Cinzano e Giusti, con il risultato di dover fermare temporaneamente anche l’emissione degli skipass per poi far ripartire il tutto, ma mettendo a disposizione – a quel punto - solo tappeto Togo e Carbonaie già aperte nelle scorse settimane. 

Il documento mancante. A far venire il sospetto che non tutto stesse andando per il verso giusto è stato, di primo mattino, il blocco temporaneo subìto dalla biglietteria posta all’ingresso delle piste, in quel momento intenta ad emettere i primi skipass a prezzo pieno per consentire agli sciatori di raggiungere anche Giusti e Cinzano, oltre che Togo e Carbonaie.

Uno stop improvviso che ha velocemente scatenato i malumori di sportivi e maestri della scuola sci, i quali avevano già modulato l’intera agenda del fine settimana assicurando ai loro clienti la possibilità di sciare anche su Giusti e Cinzano.

Poi, a un tratto, intorno alle 9.50 la biglietteria a ripreso a funzionare, stampando però stavolta skipass validi solo per Carbonaie e tappeto Togo. Cos’è successo nel frattempo? E’ accaduto che il collaudo di Cinzano e Giusti – regolarmente effettuato nelle scorse settimane, certificando l’ok per poter aprire l’impianto – non è stato però seguito dall’ultimo foglio di carta necessario, ovvero la comunicazione che la “Funivia” avrebbe dovuto inviare al Ministero semplicemente per annunciare la messa in funzione dell’impianto a servizio delle due piste. 

I rimborsi. Così, con tracciati già battuti, addetti della “Funivia” in postazione e impianto pronto a partire, è andata a finire che la società ha scelto di bloccare l’emissione degli skipass a prezzo intero, rimborsando quelli già stampati e riprendendo ad emettere biglietti al costo necessario per sciare solo su Carbonaie e tappeto Togo. A rimetterci i soldi è stata però anche la scuola sci, costretta a rimborsare numerose lezioni agli sciatori che già pregustavano Cinzano e Giusti. Nel frattempo, la società ha fatto sapere che l’apertura delle due piste è rimandata alla prossima settimana (neve permettendo). Sic. 

Boom dl fondo. A cavarsela meglio è stato invece – come al solito, ormai – lo sci di fondo che, grazie ai suoi 15 chilometri di piste battute, ieri ha registrato il quasi tutto esaurito grazie anche a molti appassionati provenienti da fuori provincia, in attesa del bis di oggi. Lievemente meno “drammatico” il fenomeno del passeggio indiscriminato lungo le piste del fondo, mitigato dal continuo intervento dei maestri di sci ai quali la Provincia ha garantito la presenza della Protezione civile per dissuadere i più recidivi.

Presenza dei volontari che non potrà essere garantita fino a quando l’ente non stipulerà accordi con una qualche associazione di Protezione civile: «In settimana contiamo di raggiungere un’intesa», promette il presidente della Provincia, Mariano Calisse. Veloce però, perché se la stagione è agli sgoccioli, i maestri hanno fretta di mettere a frutto l’ultima neve, e non di correre dietro agli incivili.

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