Il superbonus per il sisma diventa terreno di scontro tra il Pd e l'onorevole Paolo Trancassini

Il superbonus per il sisma diventa terreno di scontro tra il Pd e l'onorevole Paolo Trancassini
di Antonio Bianco
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Venerdì 25 Novembre 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 05:07

RIETI - Il superbonus 110 per cento diventa terreno di scontro politico tra il Pd e il deputato reatino Paolo Trancassini. «Risulta assordante il suo silenzio», attaccano in una nota i dem, che poi aggiungono: «L’onorevole Trancassini, vista la sua conclamata vicinanza al centro del potere meloniano, potrebbe spendere un po’ della sua influenza per farsi portavoce di un provvedimento importantissimo per la sicurezza del nostro territorio, che miri a preservare il superbonus 110% almeno per i lavori di miglioramento sismico effettuati su tutti gli edifici rientranti nelle aree del cratere. Deroga alla norma generale riservata purtroppo, e fino al 2025, ai soli gli edifici che abbiano riportato danni già documentati con relativo nesso di casualità con gli ultimi eventi sismici del 2016».

Un provvedimento che sarebbe cruciale «sia per la messa in sicurezza di una terra che più volte ha dato prova della sua fragilità sismica e, sicuramente, per l’economia di gran parte della nostra provincia.

Ci preme sottolineare a gran voce e con forza che questa dovrebbe essere la battaglia di tutta la politica e non solo di una parte». Per il Pd questa dovrebbe essere una battaglia di tutta la politica e non solo di una parte. «Anche perché questa nostra proposta riprende lo stimolo che nel novembre 2021 erano gli stessi esponenti di Fdi a chiedere a gran voce a testimonianza di una tangibile di vicinanza e attenzione per i nostri territori martoriati dal sisma».

La replica. A stretto giro di posta arriva la replica del diretto interessato. «Destano sconcerto le accuse – dice Trancassini – che il Pd deciso di rivolgere all’indirizzo del sottoscritto. Nel merito della questione è bene sottolineare che il bonus 110% per i territori del sisma è stato mantenuto fino al 2025 e questo grazie al lavoro del governo Meloni e, se permettete, anche del sottoscritto e di tutto il gruppo di Fdi che ha sempre posto tra le priorità la rinascita dei territori colpiti dal terremoto». Il deputato dopo aver dichiarato di non accettare «mistificazioni», conclude: «Fratelli d'Italia si è battuta per anni per far capire che era urgente affrontare la ricostruzione con strumenti ben diversi da quelli che il Pd e i suoi alleati avevano messo in campo. Abbiamo dato battaglia con decine di interventi pubblici, nelle Commissioni, in aula, nelle audizioni con le strutture commissariali. Ci sono i documenti a testimoniare che molte questioni che avrebbero velocizzato la ricostruzione sono state presentate più volte anche dal sottoscritto ma o non sono state mai prese in considerazione».

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