Terremoto, da Cdp altri sei miliardi di finanziamenti per la ricostruzione in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria

Terremoto, da Cdp altri sei miliardi di finanziamenti per la ricostruzione in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria
di Michele Di Branco
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Sabato 11 Giugno 2022, 00:13 - Ultimo aggiornamento: 00:14

Altri 6 miliardi sul piatto per sostenere famiglie e imprese impegnate nella ricostruzione post terremoto. Cassa depositi e prestiti in campo in favore di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Il plafond istituito nel 2016 (con uno stanziamento iniziale di 4 miliardi) per finanziare le attività produttive e i cantieri è stato irrobustito. Portando così l’impegno finanziario complessivo a quota 10 miliardi. «La continuità e il rafforzamento dell’operazione - spiega Cdp - sono stati resi possibili grazie all’incremento dell’autorizzazione pluriennale di bilancio». 

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UN FORTE IMPULSO
Secondo i dati del governo, negli ultimi due anni l’opera di ricostruzione privata nelle quattro regioni interessate dal sisma ha avuto un forte impulso.

Nel corso del 2021, infatti, Cdp ha impegnato risorse per 790 milioni di euro (pari a circa il 54% del totale mobilitato a partire dal 2017), con una crescita del 107% rispetto al 2020. Questo andamento è proseguito nei primi cinque mesi del 2022, con un ulteriore incremento del 66% dei volumi impegnati rispetto allo stesso periodo del 2021 e con il raggiungimento del valore massimo mensile di finanziamenti erogati, a maggio 2022, con un ammontare di 95 milioni. «I dati della Cassa depositi e prestiti, che certificano il record dei pagamenti alle imprese impegnate nella ricostruzione sono molto positivi. Nonostante le difficoltà congiunturali sta comunque avanzando ad un ritmo importante» ha spiegato il commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini.

 


«Alla fine di aprile - ha specificato il commissario - a fronte di 22 mila e 500 domande di contributo presentate dai privati, ne sono state approvate quasi 14 mila, con la concessione di 4,1 miliardi di euro. In tutto il cratere - ha proseguito Legnini - sono stati completati 6.900 cantieri ed in questo momento ce ne sono altri 6.780 autorizzati ed in fase di lavorazione. La revisione del prezzario - ha concluso Legnini - la conferma del Superbonus 110% fino al 2025 per le eventuali spese in accollo ai proprietari, l’accelerazione delle procedure e la stabilizzazione della normativa, offrono le migliori condizioni possibili per dare un nuovo decisivo impulso alla ricostruzione di questa grande area del paese, anche grazie ai fondi del Pnrr». 
 

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