Impianti di sci chiusi a Leonessa, divampa lo scontro tra il sindaco Gizzi e il deputato Trancassini

Impianti di sci chiusi a Leonessa, divampa lo scontro tra il sindaco Gizzi e il deputato Trancassini
di Giacomo Cavoli
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Venerdì 28 Gennaio 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 01:01

RIETI - Iniziata come l’ennesima guerra di palle di neve, a Leonessa le accuse sulla mancata apertura degli impianti di Campo Stella si trasformano in una slavina di attacchi reciproci. Sulle pagine de Il Messaggero è ormai scontro aperto tra l’ex sindaco e parlamentare di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini e l’attuale primo cittadino del Comune di Leonessa Gianluca Gizzi, dopo le prime schermaglie innescate dal consigliere di minoranza Vito Paciucci, alle quali la maggioranza ha risposto tirando in ballo anche Trancassini. Così, dopo la risposta dell’ex sindaco pubblicata ieri, ora Gizzi accusa l’ex collega di aver glissato sulle domande poste da Il Messaggero. 

La risposta. L’esordio è una stilettata parlamentare: «Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che l’onorevole Trancassini abbia trovato il tempo di occuparsi della piccola Leonessa in un momento delicato e cruciale per il Paese e per il Parlamento come quello dell’elezione del Presidente della Repubblica.

Purtroppo, come spesso gli accade, non ha risposto alle domande del giornalista: o, meglio, ha glissato. Non è un problema, le risposte sono semplici e rapide».

E, di fatto, replica alle accuse che il gruppo di maggioranza “Leonessa di tutti” aveva mosso a Trancassini: «La precedente amministrazione apriva gli impianti da sci di Campo Stella con ordinanza del sindaco, un provvedimento che può utilizzare per fronteggiare situazioni eccezionali? - chiede Gizzi - Sì, veniva utilizzata l’ordinanza. Il resto sono chiacchiere, compreso il concetto di forzare le procedure. Per aprire gli impianti non serve forzare le regole, basta semplicemente seguirle. Ed evito di commentare le altre divagazioni sul tema». Anche sull’assenza dell’omologazione della pista che dovrebbe riportare gli sciatori a valle, alla partenza dell’impianto di arroccamento, Gizzi è perentorio: «L’omologazione non esiste, non c’è e non è mai stata fatta: anche qui, tutto il resto sono chiacchiere. Sugli errori commessi con i nuovi impianti sono tutti concordi, dagli operatori ai maestri di sci, agli utenti. Solo Trancassini e pochi altri la pensano diversamente».

La cooperativa di servizio. Nell’intervista di ieri, alle accuse di opaca gestione di reclutamento del personale per gli impianti, Trancassini aveva replicato che «si trattava di una cooperativa di servizi composta da giovani di Leonessa che, quando fu eletto Gizzi, fu mandata a casa perché non allineata».

«Come detto più volte in consiglio comunale, nessuno ha mandato a casa nessuno – conclude Gizzi - Ai ragazzi che erano in forza con la vecchia cooperativa le società subentranti hanno inviato la proposta di assunzione, rifiutata da tutti tranne tre che tutt’ora lavorano. Vorrei aggiungere che, se c’è una cosa “gravissima”, è il concetto di cooperativa non allineata utilizzato da Trancassini. Quello è un modo di fare e pensare la politica lontano anni luce da me».

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