Shopping e movida: i reatini non vi rinunciano nonostante il Covid

Shopping e movida: i reatini non vi rinunciano nonostante il Covid
di Emanuele Faraone
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Domenica 15 Novembre 2020, 00:05

RIETI - Capannelli di persone, assembramenti e vasche in centro storico. Il sabato reatino fa registrare di nuovo una sensibile frequentazione lungo le principali vie cittadine dello shopping e dei locali. Destano allarme soprattutto i numerosi assembramenti, per lo più da parte di giovanissimi e minorenni, che, nei weekend, campeggiano nel piazzale antistante la scuola media Basilio Sisti. Sorvegliata speciale anche piazza Cavour con i suoi abituali punti di ritrovo.

Massiccia, nella giornata di ieri, la presenza delle forze dell’ordine con carabinieri, polizia, guardia di finanza e polizia locale impegnati nel controllo del rispetto delle normative anticontagio, distanziamento sociale e utilizzo della mascherina ma anche sorveglianza e monitoraggio delle attività commerciali.

La serrata dei locali prevista per le 18 ha inevitabilmente anticipato l’orario dell’aperitivo con numerose presenze di giovani fuori dai locali dove spesso - oltre alla guardia - si abbassa anche la mascherina per consumare o per fumare una sigaretta, lasciando spazio zero alla distanza di allontanamento sociale, aumentando così il rischio di potenziali contagi. 

A contribuire all’afflusso registrato ieri nel quadrilatero della movida reatina (via Roma, largo Fiordeponti, Lungovelino e Ponte Romano) anche il lockdown notturno (dalle 22 alle 5 del mattino) che fisiologicamente ha spinto i reatini a trascorrere il sabato pomeriggio a spasso per il centro. Necessità più che comprensibili non sussistendo tra l’altro censure o divieti nella mobilità ma che, in questo momento, si scontra duramente con il grave contesto di criticità che sta vivendo l’emergenza sanitaria nazionale e locale a causa del preoccupante innalzamento della curva epidemiologica che non accenna a un’apprezzabile flessione. A

d aggravare lo scenario di una movida anticipata e il fatto di non rinunciare allo “struscio” in centro, anche l’avvicinarsi delle festività natalizie che stanno spingendo numerosi reatini ad anticipare gli acquisti per i regali di Natali nell’incertezza di possibili e nuove restrizioni qualora si dovessero ampliare ulteriormente le ore di lockdown. Ieri di fatto - ai tempi del Covid-19 - la fotografia di un centro storico con numerose persone in strada nonostante la chiusura dei bar alle 18 come nei migliori week-end preCovid-19. 

Un quadro che fa scattare inevitabilmente un allarme sociale nonostante i presidi delle forze dell’ordine impegnate anche con servizi in borghese per scoraggiare atteggiamenti superficiali come mascherine tirate giù per conversare o parlare al telefono e sanzionare ogni comportamento non in linea con le normative anticontagio. Servizi di vigilanza mirati dunque a scongiurare il letale e subdolo meccanismo che si innesca con la catena dei contagi e che - in queste settimane - ha mandato in tilt i servizi ospedalieri preposti e il pronto soccorso del de Lellis i cui operatori devono rispondere  in un turno di lavoro di 12 ore a circa mille chiamate rischiando di far collassare l’intero sistema da troppo tempo sotto forte pressione.

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