L'INTERVISTA
Mister Virgilio D’Annibale, che stagione è stata per il Casette?
“Piena di rimpianti! Abbiamo buttato via i tre mesi e questo ci è costato il piazzamento nelle prime tre. Nel girone di ritorno abbiamo fatto molti punti pur mollando un po’ nelle ultime tre partite quando abbiamo compreso quanto avevamo buttato al vento”.
La squadra come era composta? Sappiamo che c’erano delle sue vecchie, vincenti, conoscenze…
“La squadra era ed è tutt'ora molto buona. Sono tutte, quasi, mie creature quindi abbiamo un'ottima base in particolare nell'aspetto umano e questo è quel che più conta. Calcisticamente siamo molto cresciuti rispetto al primo anno, ci siamo adattati al campionato e soprattutto molti sono tornati in buone condizioni fisico-atletiche”.
Giusto dire che nella seconda parte di stagione c’è stata una svolta?
“Non del tutto. Già da fine novembre eravamo tornati a giocare di squadra e a fare un buon calcio. I risultati non furono all'altezza per via di assenze pesanti come a Poggio Nativo dove andammo privi dei portieri o per via di grossolani errori arbitrali (meno rispetto allo scorso anno) come contro Monteleone dove ci venne assegnato un rigore contro del tutto inesistente quando eravamo in vantaggio a pochi minuti dal termine”.
Come giudica il girone reatino di Seconda?
“Non bene. Intanto per il fatto che un campionato zoppo (mancava una squadra) è un campionato che di per sé non può definirsi buono. Poi trovo ridicolo far giocare una giornata della Seconda categoria il 3 gennaio: noi anticipando al sabato quest'anno abbiamo giocato il 2 gennaio. Altrettanto ridicolo trovo il fatto che sono due anni che non retrocede nessuno. Il campionato è completamente falsato da questo aspetto, pur evidenziando lo spirito battagliero con cui tutte le squadre partecipanti, anche quelle prive di obiettivi, hanno giocato le partite”.
C’è una squadra che l'ha colpita?
“Poggio Mirteto”.
Come si fa calcio a Casette?
“Bene. È un posto tranquillo soprattutto grazie alle persone che costituiscono la società”.
Cosa c’è nella sua prossima stagione?
“L'idea di fare ancora meglio per non avere, a fine stagione, gli stessi rimpianti di quest'anno”.
Quanti anni ha, dove lavora e cosa fa quando non allena?
“Sto per compiere 44 anni (li compie oggi, 30 maggio, ndr), ahimè, e faccio l'architetto. Quando non alleno faccio solo un decimo delle mille cose che vorrei fare (sorride, ndr)”.
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