Rsr tra fase a orologio e un PalaSojourner polifunzionale: ecco tutti i programmi del patron Roberto Pietropaoli

Roberto Pietropaoli
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Venerdì 9 Febbraio 2024, 00:10

RIETI - Il Real Sebastiani esordirà nella fase a orologio domenica a Forlì, ma il patron Roberto Pietropaoli guarda già al futuro e, dopo aver presentato mercoledì, dalla sede della “Errea” a Parma, le nuove maglie per il campionato 2024/25, spiega la sua visione da sviluppare nelle prossime stagioni.

Il PalaSojourner. L’impianto per il quale il Rsr ha ottenuto la gestione nei prossimi 6 anni, e già sottoposto a un consistente restyling esterno e interno, svolgerà un ruolo chiave: «Deve diventare un valore aggiunto e produrre reddito - spiega Pietropaoli. - Bisognerà entrare nell’ordine di idee che non è solo un campo da allenamento, come per impianti importanti a Milano o Bologna, le cui squadre hanno campi privati per allenarsi. Io non vivo alla giornata, gestire il PalaSojourner ha dei costi da ammortizzare, l’era del mecenatismo è finita. Bisogna imitare il calcio: l’impianto deve diventare luogo di incontro e intrattenimento e va sfruttato appieno. Tra primavera ed estate sono previsti un paio di concerti, vorrei portare gli Harlem Globettroters e stiamo studiando altro».

Oltre a far fruttare l’impianto, Pietropaoli ha un altro obiettivo: «Rieti è assuefatta al basket. C’è una discreta base di tifosi, di età un po’ sopra la media, ma il ricambio generazionale è fermo, va incrementato. Bisogna proporre un’offerta diversificata, come alle prossime final 8 di Coppa Italia di serie A a Torino, dove oltre alle gare ci saranno happening ed eventi collaterali per attirare e intrattenere il pubblico che, con l’occasione, può anche appassionarsi al gioco.

Vorrei programmare eventi prepartita di altro genere per offrire un doppio spettacolo. Serve per fare promozione, invogliare a venire sia dalla provincia che, per esempio, da Terni o l’Aquila, offrendo un prodotto di qualità sia in termini di spettacolo che di gioco. Operando bene si creerebbe un circolo virtuoso che aumenterebbe il pubblico e pure l’attrattiva per investitori e sponsor». Intanto, l’autobus gratuito offerto agli sportivi per andare a Forlì è già esaurito.

L’orologio. Tornando al basket giocato, Pietropaoli osserva: «Non sarà facile. Dovremo difendere il fattore campo. Nel girone verde ci sono almeno 4 squadre - Forlì, Bologna, Udine, Verona, ndr. - che nel nostro avrebbero potuto occupare le posizioni delle inseguitrici di Trapani o Cantù: c’è il rischio per tutti di perdere posizioni. Abbiamo una squadra dal roster lungo, utile ad affrontare ogni situazione, sia in difesa per mantenere alta l’intensità, che in attacco dove dovremo cercare di essere meno dipendenti da Johnson».

Conoscendo Pietropaoli, è inevitabile chiedere se stia pensando di rinforzare ulteriormente la squadra o, addirittura, a prendere uno straniero di scorta durante i playoff: «Un altro giocatore Usa è del tutto escluso. Invece sono sempre vigile sul mercato italiano e se ci fosse un’opportunità di potenziare realmente la squadra la coglierei al volo. Ciò però comporterebbe un’uscita: tra breve rientrerà pure Nobile e non sarebbe una situazione facilmente gestibile a livello di spogliatoio, così come un turnover di 2 giocatori in tribuna. Per ora non c’è niente e dubito che ci sarà in futuro. Vedremo»

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