Rieti, la Volley Academy chiude
con una sconfitta: «Amarezza
per una brutta stagione»

La squadra della Volley Academy
di Giulia Moroni
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Martedì 15 Maggio 2018, 11:57 - Ultimo aggiornamento: 11:59
RIETI - Finisce con una sconfitta il campionato di seconda divisione per i ragazzi della Volley Academy che in casa subiscono 1-3 ( 14-25, 19-25, 25-21, 16-25) sul Green Volley secondo in classifica del girone B. Un campionato chiuso dai rossoblù con 24 punti all’attivo in ottava posizione, un po' sottotono rispetto alle aspettative del quartier generale reatino che dall’inizio della stagione puntava da matricola nelle serie in campionato da protagonista. Squadra per lo più riconfermata con l’aggiunta di giovani che si sono avvicinati da poco alla pallavolo, il sestetto, guidato per la prima vota da Daniela Monteriù che ha portato avanti fino a tre mesi fa la squadra per poi dedicarsi alla maternità, ha ottenuto risultati altalenanti nel corso dell’anno che rispetto allo scorso non è forse riuscita a trovare spesso il giusto approccio in campo.

A delineare la stagione il veterano e capitano Stefano Di Carlo: «E’ stata sicuramente difficile, deludente dal punto di vista dei risultati e del sacrificio. Quando le cose vanno male non si vede l'ora di finire il campionato cercando di limitare i danni. Ma questo si può fare quando tutti hanno lo spirito e la voglia di terminare nel migliore dei modi. Le aspettative all'inizio erano buone e non nego di essere stato il primo a credere in qualcosa di grande, ma quando le cose si sono messe male, quando i risultati non erano così scontati si è rotto qualcosa – afferma l’esperto palleggiatore - Stavamo per entrare nella fase "calda" del campionato, nel girone "infernale" della stagione e ci siamo ritrovati in pochi a combattere realmente. Non che sia stata una disfatta sia chiaro, ma tutti potevamo e dovevamo fare di più, io in primis. Quando c'è stato da soffrire, la faccia ce l'abbiamo messa in pochi ed in campo mancava la giusta alchimia che in passato ci ha visto vincere e superare ogni ostacolo. A stagione finita penso che le responsabilità siano di tutti: la mia perché ci metto la faccia, il cuore e l'anima che solo questo sport ha saputo darmi e non ho non ho dato il massimo…della squadra perché siamo partiti in 20 per la battaglia e qualcuno si è arreso ai primi colpi.. della società perché non basta essere presenti per rappresentare qualcosa di forte solo sulla carta ma bisogna dimostrarlo ogni volta, passo dopo passo».

Onore al capitano Di Carlo che a Rieti ha fatto la storia del volley e dopo l’ultima esperienza ha deciso di appendere definitivamente dopo tanti anni le scarpette al chiodo; forse a mente fredda potrà ripensare alla sua decisione e l’anno prossimo tornerà a farci vivere ancora la “sua” pallavolo in campo.
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