Coronavirus, allarme fertilità maschile. L'esperto: «I ragazzi guariti facciano il test»

Coronavirus, allarme fertilità maschile. L'esperto: «I ragazzi guariti facciano il test»
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Sabato 28 Marzo 2020, 13:17 - Ultimo aggiornamento: 14:03

Il Covid-19 potrebbe lasciare degli effetti importanti soprattutto nei giovani maschi. Come ha rilevato uno studio preliminare  cinese condotto dal Centro di medicina riproduttiva dell'ospedale Tongji di Wuhan: l'infezione, infatti, potrebbe diventare una minaccia per la fertilità dei ragazzi. E' stato presentato qualche settimana fa sulla piattaforma Medrxiv e condotto proprio nel focolaio cinese di Hubei. Obiettivo: capire come la presenza dei recettori ACE2 nei reni e nei testicoli, i punti principali che mediano l'ingresso del coronavirus nella cellula umana (e in passato della SARS), possa provocare danni. Il lavoro ha rivelato che  pazienti con lesioni all'apparato respiratorio, causate dal virus, avevano anche danni renali.

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A causa della potenziale patogenicità del virus nei tessuti testicolari, i medici dovrebbero prestare attenzione al rischio di lesioni testicolari nei pazienti durante il ricovero e in seguito al follow-up clinico, in particolare la valutazione e l'intervento appropriato nella fertilità dei giovani pazienti, si legge nello studio cinese. Il dubbio è che l'infezione possa determinare una "compromissione dell'omeostasi immunitaria nei testicoli", una condizione in grado di causare l'orchite (un'infiammazione dei testicoli), che a sua volta potrebbe ridurre il numero di spermatozoi e forse portare alla sterilità.

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 «Nel testicolo ci sono i recettori ACE2, punti di ingresso del coronavirus nella cellula umana - spiega Ermanno Greco, professore straordinario di Ostetricia e ginecologia dell’Università Unicamillus di Roma - ma per avere certezze dobbiamo aspettare altri studi. Gli uomini che hanno contratto la malattia dovrebbero consultare un medico, se vogliono diventare papà, in modo che i problemi possano essere rilevati con un semplice test per la fertilità e trattati il ​​più presto possibile. 
E’ noto che il testicolo contiene in elevata quantità e in diverse zone i famigerati recettori ACE2, a cui il virus si lega con le sue 'spike proteins', cioè con quelle punte esterne che tutti abbiamo visto nelle foto del Covid-19. Il consiglio è quello di sottoporsi al test di fertilità. Al momento non abbiamo dati sulla presenza e permanenza del virus a livello del liquido seminale come avviene per l’Hiv o più semplicemente per i virus B e C dell’epatite virale. Sicuramente la possibilità di testare la presenza del virus all’interno del liquido seminale potrebbe darci delle indicazioni maggiori».

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