Un reatino nella Crimea
occupata dai russi

Roberto e la moglie ucraina
di Maria Luisa Polidori
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Mercoledì 5 Marzo 2014, 05:36 - Ultimo aggiornamento: 10:06
RIETI - S, le truppe russe non possono passare inosservate. Ci sono e pattugliano vari punti strategici. Ma la situazione tranquilla, molto pi di quel che si pu immaginare dall'Italia. In strada si circola liberamente e ieri sono andato a Jalta a festeggiare il mio secondo anniversario di matrimonio. Parole di Roberto Lelli, 41 anni, contiglianese doc, da cinque anni a Sebastopoli, in Crimea, dove gestisce un bar-caffetteria-gelateria. «Sto bene - dice Roberto, sposato con una donna ucraina e padre di Matteo - e tranquillizzate tutti coloro che mi conoscono. Una cosa mi raccomando, scrivete che sono di Contigliano, non di Rieti. Ci tengo. A Contigliano vivono mia madre e mio fratello e, se tutto va bene, ad aprile tornerò lì per fare battezzare mio figlio Matteo».

Roberto comunica via facebook. «E' il modo più sicuro - spiega - non succede nulla, ma non si mai. Qui, la popolazione è nella stragrande maggioranza russa e si sente protetta da Putin, ma sono presenti frange di nazionalisti ucraini molto attive. E' meglio essere prudenti. Basta poco per innescare una reazione». Assicura di non aver mai temuto per sé e la sua famiglia. «Inizialmente - racconta - un po' di timore c'è stato. L'arrivo dei russi ha però contribuito a calmare gli animi di tutti. La situazione è sotto controllo, vediamo quel che succede. Non credo correremo rischi». Ma chiude con una raccomandazione: «Teniamoci in contatto. Scrivetemi. Vi farò sapere come vanno le cose e ad aprile speriamo di vederci». In bocca al lupo.