«Per l’occasione - si legge in una nota del Movimento Ciqnue Stelle dell'Umbria - abbiamo portato con noi alcuni tecnici: costoro hanno potuto riscontrare visivamente la gravità della situazione, con una decina di tiranti letteralmente scollatisi dal soffitto del tunnel, con il conseguente abbassamento della soletta per circa 15 centimetri. La soletta, ora puntellata da una struttura di sostegno, non è collassata del tutto anche perché fissata pure lateralmente».
«Occorrerà ora - si legge ancora - la sistematica applicazione di elementi di rinforzo su tutti i circa 2mila tiranti della soletta, ma, da parte di Anas, la scelta della soluzione tecnica più adeguata sarà decisa soltanto alla luce delle risultanze delle prove statiche in situ e comunque non prima di 15 giorni, stando alle parole dell’ingegner Celia, subito dopo partirà la gara.Quanto ai costi, qualora fosse seguita l’ipotesi di rafforzamento dei tiranti, si presume che assommino a circa un milione di euro. Inoltre il corridoio di emergenza dovrà essere nuovamente messo in sicurezza e serrato – ermeticamente e resistente al fuoco – il contiguo canale di ventilazione, ora danneggiato dal collasso dei tiranti. Nel giro di un mese e mezzo potrebbe, dunque, riaprire l’intera galleria che, nel frattempo, verrà costantemente monitorata attraverso degli estensimetri».
NON C'ENTRA NULLA IL TERREMOTO
«Totalmente infondata è l’ipotesi, inizialmente evocata, del terremoto, indicato quale concausa del problema. Le responsabilità sono, infatti, molto diverse: la stessa ANAS parla già di probabile mancata corretta esecuzione degli ancoraggi resinati. Saranno doverosi ulteriori accertamenti da parte delle competenti autorità, visti i danni cagionati alla viabilità, al territorio, alle famiglie, alle imprese dell’Umbria, del Lazio, d’Italia».
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