RIETI - La panoramica tra Pian de’ Valli e Leonessa continua a essere chiusa e ora l’estate, più che al suo giro di boa, è ormai quasi bella che conclusa. Una volta c’era anche il bancomat: poi, in ordine di tempo, l’ultima ad andarsene è stata la lavanderia a gettoni e ora ci manca che persino l’unica farmacia del Terminillo lasci gli abitanti della stazione reatina senza il suo essenziale riferimento sanitario di prossimità. Perché, arrivato a 83 anni, il dottor Raffaele Bordi non nega più il piacere di potersi finalmente godere, a breve, la meritata pensione che, sulla carta, è scattata diciotto anni fa, a 65 anni. Un servizio, quello della storica farmacia Santa Maria di via dei Ginepri, che nel corso di questi anni Bordi ha continuato a portare avanti soprattutto per spirito di servizio nei confronti di un’intera comunità che ora, senza la presenza di una farmacia e magari in periodi come questo, con oltre 10mila presenze al Terminillo a ridosso di Ferragosto, rischia di dover fare i conti con qualcosa di molto peggiore che perdere una lavanderia o un bancomat.
Riferimento storico
Bordi iniziò a lavorare nella farmacia del Terminillo nel 1969, all’epoca guidata da Tommaso Manca: quasi dieci anni di gavetta, poi alla fine degli anni ‘70 il passo in avanti, dopo il concorso per punteggi seguito al riordino del personale delle farmacie disposto dall’ex sindaco di Rieti, Ettore Saletti. «Negli anni, Terminillo ha perso tutti i servizi essenziali - raccontava Bordi due anni fa, in un’intervista a Il Messaggero. - Da via dei Villini è stata smantellata una stazione di pronto soccorso e ora ogni estate, nelle due settimane a cavallo di Ferragosto, sale un’ambulanza con due infermieri senza medico e se qualcuno viene soccorso non lo visitano, ma lo portano direttamente a Rieti.
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