RIETI - Il bancomat se ne è andato e (forse) non torna più, mentre la strada panoramica che collega Pian de’ Valli a Leonessa continua ad essere al centro delle polemiche ma nel frattempo non trova nessuno che sia in grado di riaprirla. Non bastasse, anche l’unica lavanderia a gettoni ha fatto i bagagli e ha salutato. In questi giorni, il Terminillo si conferma meta del turismo di prossimità e di ritorno soprattutto per i tanti che, complice il bagno di presenze del 2020, lo hanno scoperto per la prima volta. Ma i problemi, al di là dei profluvi di belle parole che vengono puntualmente spese da amministratori e rappresentanti di categoria, restano invariabilmente e, spesso comicamente, sempre gli stessi.
Le occasioni perse. Stavolta non è la voce dell’abitante o del commerciante ad alzarsi, ma quella di una storica turista, la bolognese Elena Tamburini, docente universitaria che, dopo l’acquisto di un appartamento, da otto anni trascorre buona parte delle sue estati al Terminillo. «Anno dopo anno, la situazione è però progressivamente degradata e quest’anno in modo particolare», scrive la Tamburini a Il Messaggero.
Quello che manca. Le polemiche, poi, sulla quantità dei servizi al cittadino, il Terminillo non sa ormai più in quale ripostiglio chiuderle: «Anno dopo anno i ristoranti e i servizi qui chiudono, uno dopo l’altro – prosegue la Tamburini - Due casi per tutti: l’unico bancomat è quest’anno fuori servizio e l’unica lavanderia a gettoni (necessaria ai molti appartamenti, se non si vuole riportare in città tutta la biancheria qui utilizzata) ha chiuso l’anno scorso». C’è poi «il collegamento di scale fra la piazza e il Sentiero planetario» che, «benché in teoria disponibile, non è stato mai collaudato; non vorrei essere una triste profeta, ma prima o poi potrebbe accadere un incidente sulla strada piena di macchine in corsa che siamo costretti a percorrere, spesso sotto un sole cocente. E noto ancora che esiste una piscina per cui sono stati spesi molti soldi dei contribuenti, mai messa in funzione». E fortuna che si sarebbe dovuta cogliere l’occasione del turismo di prossimità e di ritorno...