La ex provinciale 54 resta chiusa
sono passati 5 mesi, sale la protesta

La ex provinciale 54 resta chiusa sono passati 5 mesi, sale la protesta
di Samuele Annibaldi
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Giovedì 21 Maggio 2020, 01:07 - Ultimo aggiornamento: 13:31
RIETI - Sono ormai 5 mesi, tra l’esasperazione dei residenti e le proteste del sindaco Michele Concezzi e della sua amministrazione, che la ex provinciale 54 “montebuonese”, ora strada regionale, è chiusa. Sbarrata coi new jersey all’altezza della frazione di Rocchette.
Una strada che va da Configni a Montebuono fino a Magliano Sabina ma si interrompe nel territorio di Torri. «Era il 22 dicembre dello scorso anno - ricorda il sindaco Michele Concezzi - quando una frana ha procurato la chiusura di questa importante arteria che ora deve essere messa in sicurezza. Un’esigenza quella di eseguire i necessari lavori di ripristino della viabilità non più rinviabile, visto i numerosissimi disagi che da mesi stanno subendo gli abitanti di Rocchette e chi, parlo degli automobilisti, era solito passare di lì».
Il sindaco di Torri in Sabina, nel ricordare che gli automobilisti, così come i bus e le ambulanze, si vedono costretti a percorsi alternativi per andare a Montebuono dove peraltro c’è anche una grande Rsa con 60 posti letto, e lo stesso discorso vale per recarsi a Magliano Sabina, sottolinea i grandi disagi che una situazione del genere sta creando da mesi ai residenti i quali, non più tardi di febbraio scorso, diedero vita anche a una raccolta firme per far sentire la propria voce agli enti preposti e sollecitare l’intervento.
«Un altro grande problema che genera disagio - spiega il sindaco Michele Concezzi – riguarda i tanti agricoltori e gli allevatori che hanno terre e le loro aziende piccole o grandi, gestite quasi tutte a conduzione familiare, al di la dello sbarramento, nella zona di Collepietro. Pensate chi ha gli orti e i campi da accudire per non mandare tutto in malora, a chi quotidianamente deve poter accudire gli allevamenti che magari si trovano a due o tre chilometri di distanza e ora deve percorrere percorsi alternativi di 20 e più chilometri sia in andata che al ritorno».
Il sindaco, che a suo tempo aveva informato della situazione anche la Prefettura, reitera la richiesta all’Astral, alla Regione, al Genio Civile, ognuno per la propria competenza a fare qualcosa e in fretta. «Tre giorni fa ho parlato col sindaco di Torri - ha spiegato il consigliere regionale Fabio Refrigeri - mi sono attivato per metterlo in contatto col settore regionale Difesa del suolo per accelerare al massimo procedure, iter e sopralluoghi e per arrivare subito ai lavori che purtroppo sono stati bloccati ovunque nel periodo di emergenza sanitaria ma che adesso vanno necessariamente eseguiti con urgenza».
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