Rieti Sport Festival, la querelle
tra il Consorzio Associzioni Sabine
Teatro e l'organizzazione

Un momento della rappresentazione al Coriandolo
di Christian Diociaiuti
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Mercoledì 8 Giugno 2016, 17:40
RIETI – Succede che anche nelle migliori rassegne che ci sia un disguido, soprattutto se il cartellone è ricco e ci sono tante cose da gestire. Con questa doverosa premessa, in aggiunta al fatto che al Coriandolo si sta tenendo una rassegna davvero importante per lo sport e la cultura, però, non si può nascondere l’amarezza del Consorzio Associazioni Sabine Teatro per l’epilogo della serata di lunedì scorso, al Rieti Sport Festival che subito dopo la partecipatissima presenza di Paolo Bonolis, era inserita nel programma con un omaggio a Pier Luigi Mariani dal titolo “Con lui nacque il vernacolo”. Evento, a detta dei partecipanti allo spettacolo, viziato da alcuni problemi, a partire dall’orario fino alla disponibilità di corrente elettrica. Le lamentele sono arrivate tramite post di facebook; l’evento era in programma inizialmente alle 20.45 di lunedì, subendo poi uno slittamento per favorire gli ospiti precedenti, Bonolis su tutti. Ma l’organizzazione si difende, affermando di non aver ricevuto lamentele, proteggendo la rassegna e il grande lavoro che c’è dietro.

L’AMAREZZA

L’amarezza del consorzio la racconta Guido Marcellini, colonna del teatro reatino, che parla non a titolo personale, ma a nome di tutte le associazioni che fanno parte del Consorzio: “Non è una lamentela ma una presa d’atto – racconta Marcellini - Prima di tutto non sono stati rispettati gli orari che ci hanno dato. Bonolis, va bene che ha fama nazionale, ma se ne è andato praticamente alle 22.30 passate. Di fatto ci è stato consegnato il palcoscenico alle 23 e qualcosa. Siamo saliti sul palco e la scheda tecnica che avevamo mandato un mese prima non è stata rispettata. Siamo stati costretti a recitare al freddo, con la gente che era rimasta per molto tempo fino alla fine. C’era la commemorazione di Mariani, un artista locale, ma si è preferito Bonolis alla storia della nostra città. A condire il tutto – aggiunge Marcellini - il fatto che a mezzanotte si sono spente le luci e che siamo rimasti al semi-buio. Ci hanno lasciato lì in balia di noi stessi. Non mi sembra una buona cosa. Non siamo Bonolis, ma c’erano dei professionisti, abbandonati. Era l’esordio della nostra associazione e non ci hanno onorato come dovuto. Almeno ci fosse stato il rispetto di chi ha lavorato un mese e mezzo per preparare la serata. Ci siamo trovati davanti Bonolis, grande rispetto per lui, ma è stato tolto spazio alle realtà locali e a una serata unica, dedicata a Pier Luigi Mariani. È un’amarezza registrata da tutti quanti noi. Nessuno pensa di essere un grande artista o chissà chi. Ma Rieti è stata sempre esterofila per natura, non apprezza mai quello che ha. Bisognerà riflettere mille volte sulle proposte”.

A Marcellini chiediamo: alla fine dello spettacolo vi siete lamentati o fatto rimostranze con l’organizzazione? “Non ci siamo lamentati perché l’organizzazione era sparita – dice Marcellini - questo è il fatto, non c’era nessuno. A mezzanotte si è spenta la luce e si sono spenti anche loro. Non un minimo di assistenza. Addirittura dopo Bonolis gli addetti del service stavano smontando. E ci hanno detto che non sapevano niente. A fronte di una lista di cose richieste, ci siamo dovuti arrangiare”.

LA REPLICA

Ma l’organizzazione, che sta portando avanti un evento di dieci giorni alla sua prima e partecipatissima edizione tra appuntamenti formativi e grandi personaggi, si difende tramite le parole dei collaboratori e dello stesso Sergio Battisti: “Non c’è stato alcun disguido. Si è rispettato il programma e tutti hanno fatto la serata come era in programma. Quello che ci hanno chiesto abbiamo messo a disposizione”.

Sulla questione segnalata dal Cast del semi-buio in cui si è trovato il parco a un certo punto, l’organizzazione afferma che “a mezzanotte, essendo un parco comunale e pubblico, bisogna smettere qualsiasi attività. Detto ciò il palco gode del supporto di un gruppo elettrogeno che dà energia anche se va via tutta la luce di Rieti, la corrente è saltata in tutto il parco del Coriandolo e l’unico posto in cui c’era la corrente era proprio il palco. Nessuno si è mai lamentato di questa cosa con l’organizzazione. La serata è stata fatta, altrimenti capite bene che se a qualcuno non fosse andata bene la cosa la serata non l’avrebbe fatta.. Nessuno si è lamentato, anzi ci hanno ringraziato per avergli fatto fare lo spettacolo. Non è colpa nostra se dopo Bonolis tremila persone sono andate via e ne sono rimaste 150-200. Credevamo rimanessero, ma con il freddo… Il fatto che dicano che non gli abbiamo dato importanza non è vero: noi l’importanza all’evento l’abbiamo data. Non è colpa nostra se di 3000 persone ne siano rimaste 200. Se ci fosse stato qualche problema non dovevano salire sul palco. Lì si crea polemica, non dopo aver fatto lo spettacolo”.

Anche a Battisti chiediamo: a fine spettacolo è venuto a dire qualcosa all’organizzazione?: “Nessuno, a me nessuno ha detto nulla, ho chiuso io quella sera. Sono rimasto qui fino alle due e mezza. Stiamo facendo una cosa che mai nessuno aveva fatto – conclude l’organizzatore - C’è una corsa agli stand. Finalmente a Rieti c’è qualcosa di diverso. Non stiamo facendo la solita cosa. Ieri (martedì, ndr) poi, qui, c’era Francesco Rinaldi con le scuole: Rinaldi è parte integrante del Cast e se si fosse arrabbiato per la sera precedente, la mattina non sarebbe venuto”.
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