Rieti, scuole: ipotesi doppio orario per il rientro alle superiori

Palazzo degli Studi
di Giacomo Cavoli
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Giovedì 17 Dicembre 2020, 00:20

RIETI - Per il Dpcm del 3 dicembre, il ritorno in classe nelle scuole superiori sarà possibile dal 7 gennaio, con il 75 per cento degli alunni in presenza e lo scaglionamento degli orari di ingresso e uscita. Ma negli ultimi due giorni tutti i dubbi del Governo sono tornati a galla e così a ballare sui carboni ardenti tornano anche dirigenti scolastici e aziende di trasporto, sui cui ruoli martedì ha fatto il punto la prefettura di Rieti, nel tavolo di coordinamento provinciale insediatosi l’11 dicembre. Ottenuta la disponibilità di Asm alla diversificazione e al potenziamento delle corse - e lo stesso da parte di Cotral, insieme anche ai mezzi dell’Astral e al ricorso a linee private di bus - la linea condivisa dalla prefettura converge sulla necessità di differenziare, in tutta la provincia, gli orari degli studenti delle scuole superiori, dividendo in due gli ingressi (alle 8 e alle 10) e in due le uscite (alle 13.30 e alle 15) e facendo così confluire il 40 per cento nella fascia oraria 8-13.30 e il restante 60 per cento in quella 10-15, decongestionando le corse del primo mattino.

I nodi
Ma, dopo la riunione del tavolo, adesso c’è da risolvere l’asimmetria informativa che fino a ieri non faceva combaciare le intenzioni della prefettura con quelle delle scuole e delle aziende di trasporto: «Noi non abbiamo ricevuto ancora alcuna nota su quanto deliberato nell’ultima riunione, perché come dirigenti scolastici non era prevista la nostra presenza - spiega Stefania Santarelli, dirigente del liceo scientifico “Jucci”, del classico “Varrone” e reggente all’istituto “Savoia”. - Dal canto nostro, abbiamo chiesto il potenziamento dei mezzi pubblici, ma non vediamo positivamente lo scaglionamento perché i ragazzi non lo vogliono: uscirebbero tardi da scuola e non potrebbero svolgere le loro attività extra-scolastiche.

Questa loro volontà l’abbiamo segnalata al tavolo di coordinamento e a questo punto non so neanche come si farà a partire con le lezioni alle 8: a Rieti non è mai stato possibile, perché gli alunni che vengono dalla provincia non riescono ad essere presenti in classe a quell’ora». In Asm invece, al contrario, attendono l’arrivo del numero degli studenti da parte delle singole scuole per strutturare le corse: «A quel punto avremo un quadro dei fabbisogni dei singoli istituti, organizzando di conseguenza le linee - osserva il presidente di Asm, Vincenzo Regnini. - Ci è piaciuto l’impegno della Protezione civile a bordo dei mezzi in una logica non sanzionatoria ma di guida per i ragazzi. Buono anche che siano stati fissati degli orari e non delle fasce orarie, perché ci dà un miglior punto di riferimento, considerando che le corse di Asm sono il terminale di quelle di Cotral. Certo, rispetto ai mesi passati, quando avevamo potenziato le linee, ora si tratterà di rivoluzionarle complessivamente dal punto di vista orario».

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