Rieti, accorpamenti delle scuole: c’è fiducia nella deroga ma decisione posticipata

Scuola (Archivio)
di Samuele Annibaldi
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Sabato 30 Dicembre 2023, 00:10

RIETI - Novità in arrivo sul fronte del dimensionamento scolastico. Dopo l’approvazione del Decreto Milleproroghe da parte del Consiglio dei Ministri, si prevede una revisione della sforbiciata programmata - con ricadute nel Reatino - come parte di un ampio piano di dimensionamento scolastico per il periodo 2025-2027. La Regione dovrà approvare la delibera che ridisegnerà la geografia della rete scolastica e solo allora si capirà se, quali e quanti accorpamenti riguarderanno la provincia di Rieti in merito agli istituti sottodimensionati.

I passaggi. Ma intanto sono già definite alcune novità.

Intanto c’è la proroga al 5 gennaio del termine ultimo (prima al 30 dicembre) per l’approvazione da parte delle Regioni dei piani di dimensionamento consentendo, se lo si vorrà, di avvalersi di un temporaneo meccanismo di flessibilità sugli accorpamenti: per il solo anno scolastico 2024/2025, infatti, sarà possibile incrementare il numero di autonomie scolastiche fino a un massimo del 2,5% rispetto agli interventi che si andranno a operare. Poi si capirà in maniera definitiva se, quanto stabilito nella Conferenza regionale presso l’assessorato alla Pubblica istruzione con i sindacati e i rappresentanti istituzionali (per Rieti c’era la presidente della Provincia, Roberta Cuneo, e la delegata all’Istruzione del Comune di Rieti, Letizia Rosati), in merito alla proposta di proroga riguardo gli accorpamenti, sarà preso in considerazione.

Il risvolto. Per il Reatino, si chiede la proroga di un anno per salvaguardare in questa fase gli istituti del cratere sismico e quelli di montagna. Anche perché le linee guida regionali emanate a suo tempo chiedevano di tenere in considerazione la conformazione e le criticità dei vari territori e dunque il sistema viario, i collegamenti e la condizione delle strade, oltre la collocazione geografica. La linea che la Provincia, insieme ai sindaci e ai sindacati, resta quella resa nota dalla presidente Cuneo. «La richiesta di deroga sottoposta alla Regione - aveva spiegato Cuneo - è per tutti i Comuni appartenenti alla zona del cratere sismico e per i Comuni con sedi montane. Questo servirà a preservare i territori dallo spopolamento e a rendergli riconosciuta l’identità. Allo stesso modo per i Comuni dell’area sismica, comprendendo la città di Rieti, si ritiene necessario ottenere una deroga fino al completamento della fase di ricostruzione». Le organizzazioni sindacali del Comparto Scuola (Flc Cgil, Cisl scuola, Snals Confsal, Gilda Unams e Anief), unitariamente, hanno chiesto di non procedere al piano definito in sede di modifica delle linee guida della giunta regionale, elaborate lo scorso 4 dicembre, in quanto ciò provocherebbe, secondo loro, gravi ripercussioni per quanto riguarda l’organizzazione dell’anno scolastico 2024/25, a seguito di una eventuale riduzione immediata di 37 autonomie scolastiche. Si attende ora solo di capire se tutto ciò verrà preso in considerazione da qui a una settimana, quando verrà approvato dalla Regione il Piano di dimensionamento scolastico.

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