Rieti, fabbrica una pistola rudimentale: arrestato dai carabinieri poi obbligo di firma

Carabinieri
di E.F.
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Martedì 19 Aprile 2022, 00:10

RIETI - Realizza una pistola fai-da-te in casa, ma viene scoperto e finisce in manette. Arrestato un uomo di cinquantacinque anni di Borgorose, trovato in possesso di un’arma artigianale rudimentale, fabbricata con le proprie mani. Nei confronti dell’uomo c’è stata la convalida dell’arresto, ma con l’applicazione della meno afflittiva misura dell’obbligo di firma. Ad intervenire sono stati i carabinieri della stazione di Borgorose, a seguito di una segnalazione che indicava il 55enne come il possessore di una pericolosa arma da fuoco, da egli stesso realizzata, nonché provvisto anche di munizionamento.

La vicenda. Così, nel corso della notte, i militari dell’Arma hanno perquisito l’abitazione dell’uomo, già destinatario, in passato, di precedenti penali.

Attraverso la perquisizione domiciliare eseguita dai carabinieri, è stato scoperto che l’uomo era effettivamente in possesso di una pistola rudimentale, costruita artigianalmente e dotata di munizioni calibro 12. Un particolare che ha sollevato subito un certo allarme, tanto da portare gli operanti a procedere immediatamente all’arresto dell’uomo. L’arma, infatti, è stata ritenuta potenzialmente pericolosa, da qui la decisione di procedere con la misura restrittiva della libertà personale.

L'esito. All’esito dell’udienza di convalida, il tribunale di Rieti ha convalidato lo stato di fermo per l’uomo, disponendo poi la sua remissione in libertà, ma ora dovrà presentarsi presso la stazione dei carabinieri di Borgorose una volta al giorno. A suo carico la denuncia per i reati di fabbricazione, porto di arma di fabbricazione rudimentale e per detenzione di munizionamento non denunciato all’Autorità giudiziaria. Il tutto aggravato dalla recidiva, a causa dei precedenti penali di cui in passato l’uomo era stato destinatario. Il 55enne è ora difeso dagli avvocati di fiducia, Alessandro Felli e Mario Flammini del foro di Avezzano e, secondo i due legali, è adesso opportuno procedere ad un’analisi più approfondita: «Si sta valutando l’opportunità di procedere alla richiesta di un incidente probatorio finalizzato alla verifica, da parte di esperti del settore, della capacità dell’arma, costruita artigianalmente, di fare esplodere le munizioni».

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