Rieti, vertice romano con i Ris
per gli inquirenti che indagano
sulla morte di Mariangela

Il procuratore capo Giuseppe Saieva
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Venerdì 20 Maggio 2016, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 18:30
RIETI - Vertice romano per gli inquirenti reatini che stanno indagando sulla morte di Mariangela Mancini, la 33enne di Borgorose ritrovata senza vita ai margini di una stradina di campagna, a Spedino di Borgorose, una settimana fa, a 24 ore dalla sua scomparsa.

Il procuratore capo Giuseppe Saieva e la pm Cristina Cambi questa mattina si sono incontrati con gli uomini del Ris dei carabinieri di Roma per fare un punto sulle indagini e una piano scientifico di investigazione.

All'attenzione degli uomini dell'Arma ci sono numerosi reperti che, nei prossimi giorni, saranno attentamente esaminati. Tra questi gli indumenti che indossava Mariangela al momento del ritrovamento, la busta di plastica rinvenuta accanto alla ragazza, la bottiglietta contenente acido muriatico ed altri reperti ancora.

All'attenzione degli specialisti dell'Arma potrebbero esserci anche il cellulare della ragazza e altre evidenze rilevate durante l'autopsia e durante i successivi sopralluoghi compiuti nel bosco di
Spedino. Al momento il fascicolo aperto con l'ipotesi di reato di omicidio è ancora a carico di ignoti.

Nel pomeriggio di ieri, venerdì, e fino a tarda sera, ricordiamo, la pm Cambi ha a lungo ascoltato i familiari più stretti di Mariangela per cercare di ricostruire la sua personalità, capire i suoi interessi e  le persone con le quali può essere entrata in contatto.
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