Rieti, gli appuntamenti del weekend in città e in tutto il Reatino

Giovanni Scifoni
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Sabato 25 Febbraio 2023, 00:10

RIETI - Gli appuntamenti del fine settimana in tutto il Reatino.

«Ma Giovanni Scifoni, è simpatico come sembra?». Sì, lo è. Arriva questa sera alle 21 al teatro Flavio Vespasiano di Rieti “Santo piacere. Dio è contento quando godo”, lo spettacolo che ha travolto i teatri italiani, affrontando in chiave ironica i temi che ruotano intorno a fede e sessualità. «Non so se mi aspettavo tutto questo successo - dice Scifoni, che dello spettacolo è anche autore. - Certamente i tempi erano maturi». Un lavoro partito nel 2019 che ha collezionato una lunga serie di repliche e applausi: «Con il regista Vincenzo Incenzo ci siamo trovati subito bene, è stato un lavoro d’intesa che mi sta piacendo molto». Ogni sera uno spettacolo diverso, grazie alla capacità di sperimentare dell’artista: «Cambio a ogni replica ma non amo improvvisare, piuttosto faccio finta, è tutto scritto e pianificato». Una disinvoltura scenica improntata su tecnica e studio, con grande professionalità acquisita nel tempo. «Sono un cialtrone, ma quattro paginette le ho studiate», scherza Scifoni, che proviene dall’Accademia nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” e come maestro ha avuto - tra gli altri - Gigi Proietti.vScifoni è di casa nel Reatino, frequenta cari amici dalle parti di Borgo Velino ed è stato più volte nei santuari francescani, Greccio in primis. E si parla di San Francesco, nel suo prossimo lavoro, in scrittura: «Ci lavoro da tanto, è faticoso scrivere di Francesco. Considerando che questo è l’anno che segna gli 800 anni dal primo presepe ho pensato che fosse tempo di terminare: debutterò a Natale, accompagnato da musicisti strepitosi». Intanto, la sua verve arriva per la prima volta al Flavio, per il terzo spettacolo della stagione di prosa curata da Atcl Lazio e sostenuta da Mic e Regione Lazio, con il Comune di Rieti. Uno spettacolo spassoso che si propone di far ridere, riflettendo sui dubbi che attanagliano credenti e non, circa il tema del sesso e quello della religione: «In teatro quando si parla di fede lo si fa in due modi, o in modo denigratorio o ossequioso. Io ho adottato un altro sistema, affronto il tema da cattolico e mi faccio le domande dal di dentro, senza mai essere giudicante. Entro in contraddizione, oscillo tra fede e ateismo, puritanesimo e lussuria, misticismo e libertinaggio: in teatro la coerenza è tristissima». Ci sono stati religiosi che hanno storto il naso davanti a questo modo di approcciare? «Mai accaduto. A vedere lo spettacolo vengono spesso preti, frati, suore: si sono molto divertiti». Nelle sue esilaranti pillole-video in rete, Scifoni ha un approccio leggero ma mai privo di contenuti: «Trovo incredibile come questo momento storico sia ostile all’approfondimento. Se un ragazzo cerca sul web qualcosa su Pascoli viene distratto da info e flash su questioni contemporanee, magari di gossip, che puntano a farti cliccare e desistere dall’intento: ragazzi studiate, non accontentatevi delle cose facili». E se qualcuno non ride o non apprezza, cosa fa l’attore in scena? «Aggiusta il tiro. Fa finta che era una battuta drammatica, sistema le cose volta per volta, senza che il pubblico se ne accorga». Ce ne fossero, di cialtroni così.

Torna il carnevale di Talocci, ultima tappa dei carnevali di Fara in Sabina, iniziati il 5 febbraio a Passo Corese e proseguiti poi tra Canneto, Prime Case e Corese Terra. Domenica, dalle 14.30, la sfilata di maschere e, soprattutto, del carro “Coco el dia de los muertos”, che ha trionfato domenica scorsa alla 159esima edizione del carnevale di Poggio Mirteto. Il carnevale talocciano è ormai tradizione, dopo decenni di sfilate, nelle quali i rioni della frazione farense si sono dati battaglia a suon di coreografie e maschere. Domenica ci saranno le maschere lungo la via che taglia la frazione fino a Fonte Pesole e la festa col carro che ha vinto a Poggio Mirteto, indice di una tradizione di maestri carristi, come quelli di Talocci, che negli anni hanno fatto scuola. Un carro, quello che sfilerà domenica, costruito con un effetto sorpresa, in grado di incantare quando alle spalle di Miguel e del suo cane Dante, le porte che lo proteggono si aprono, lasciando emergere Pepita, una tigre alata dagli occhi luminosi, che sormonta il regno “de los muertos”, con l’ambientazione tipica e i personaggi simbolo del cartone Pixar. “Coco” del Rione 87 di Talocci, oltre alla bellezza, racchiude in sé un significato profondo. «Quest’anno - hanno spiegato gli organizzatori - abbiamo voluto tuffarci nella cultura messicana, scoprendo i vivaci festeggiamenti del “dia de los muertos”, che si celebra tra il 31 ottobre e il 2 novembre, festa proclamata patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco.

Dopo la pandemia cercavamo un tema che ci permettesse di festeggiare e di celebrare i ricordi di chi non c’è più, praticando l’allegria e Coco ci ha aiutato”.

Rinvio per il corso mascherato, con carri allegorici, previsto per domenica, nel carnevalone di Greccio.

Oggi il carnevale verrà festeggiato nel quartiere Villa Reatina di Rieti, con sfilata nel pomeriggio.

Il Gatto e la Volpe, l’ orchestra spettacolo reatina, questa sera sarà di scena a Configni, in occasione di una manifestazione organizzata dalla Associazione culturale giovanile Ets “360 Configni” all’agriturismo Montecosce. Ci sarà la possibilità di cenare, di ascoltare la musica e ballare ogni tipo di ballo, dagli standard ai gruppi. Info e prenotazioni: 333/8903574 o 327/9096520. L’ingresso per il solo ballo nel dopo cena costa 5 euro.

Fino a domenica, torna a Pian de Rosce, Terminillo Treffen. Incontro è la traduzione letteraria di Treffen: incontro tra stand gastronomici, birra e carne alla brace, musica. Sullo sfondo, la passione per le moto. Previste una serie di attività per i motociclisti, come giri off e on road alla scoperta degli angoli più suggestivi, test ride con moto e quad messe a disposizione dagli sponsor. Oggi, in scaletta attività legate al mondo dell’outdoor, come un corso base di bushcraft, che prevede l’introduzione alle tecniche di sopravvivenza. Ancora, un corso per la realizzazione di un arco storico e delle prove di tiro con lo stesso. Domani sera, osservazione astronomica, in cui sarà possibile scrutare il cielo, le stelle e la luna con telescopi professionali. La manifestazione è a cura del Comitato provinciale Asi di Rieti, ed è patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Rieti, con il sostegno organizzativo della Pro loco di Terminillo e di Rieti.

Torna la rassegna della “Niente fischi si recita!” a Montopoli di Sabina, al teatro San Michele, domenica alle 18. In scena lo spettacolo “Strozza la papera”, di Fabrizio Di Renzo e Alessandro Bonanni, una commedia da ridere certo, ma anche ricca di emozioni e spunti di riflessione. In scena Fabrizio Di Renzo, Simone Gallo, Marina Vitolo, Alessandro Nistri e Alessandro Bonanni. La regia è di Marco Simeoli. La scena è il carcere e il titolo della commedia è estrapolato dal linguaggio carcerario, che vede nel gesto dello strangolamento della papera un’affinità con quello per chiudere la macchinetta del caffè. La pausa caffè è un momento di aggregazione in una stanza d’attesa di un penitenziario romano, dove i nuovi arrivati sostano prima di arrivare alle loro celle. Libero (Di Renzo) è un sessantenne ergastolano “romanaccio”, condannato per omicidio. Personaggio misterioso apparentemente tranquillo, ma viene indicato dal secondino come temibile. Neri (Gallo), 35 anni, figlio di papà arrestato per droga, che “distrattamente” doveva fornire agli amici. Nistri l’alternativo, intellettuale sinistroide. A coordinare i detenuti c’è il giovane secondino Alessio (Bonanni), un romano un po’ coatto, che ha un esagerato rapporto confidenziale con i detenuti, soprattutto con Libero. La storia prende subito una piega paradossale. A causa del sovraffollamento del comprensorio femminile, il giovane secondino porterà nella cella una donna. È Marina (Vitolo), una napoletana che detesta gli extracomunitari, arrestata per favoreggiamento della prostituzione. È una sorta di matrona che gestisce un giro di escort di classe, tutte italiane, che deliziano personaggi di spicco della politica e della chiesa. In questo scenario si svolgono le paradossali e grottesche situazioni fino all’inaspettato colpo di scena finale. Info e prenotazioni: 389/6793095 o 339/5318478.

Il teatro Manlio di Magliano Sabina riapre la campagna abbonamenti (fino a domenica) con 4 spettacoli per la stagione teatrale 2023. Intanto prosegue la stagione con lo spettacolo “Una Compagnia di pazzi”, scritto e diretto da Antonio Grosso, anche in scena con Antonello Pascale, Francesco Nannarelli, Gioele Rotini, Gaspare di Stefano, Natale Russo. Sipario domenica alle 18.30. Una commedia ambientata in un manicomio quasi dismesso, dove sono rimasti soltanto tre pazzi, gestito da due fratelli, Armando e Francesco, che con pazienza e amore si prendono cura dei loro pazienti. Il direttore del manicomio è un uomo duro e senza umanità. L’amicizia tra infermieri e pazienti fa scorrere il tempo tra giochi, sfottò e comicità. Uno dei pazienti, però, scopre una cassaforte nell’ufficio del direttore e qualcosa accade.

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