A causa della violenta deflagrazione, provocata probabilmente dal difettoso funzionamento di una bombola di gas collegata ad una stufa, l’uomo era rimasto gravemente ustionato al volto e alle mani e, dopo essere stato elitrasportato nel nosocomio romano, vi è rimasto per venti giorni, sospeso tra la vita e la morte. Fino al decesso, avvenuto questa notte.
Due mesi fa l’uomo aveva perso la moglie e sette anni fa l’unico figlio. Viveva solo in uno scantinato di Itri, molto noto in paese per la sua passione di ciclista.
© RIPRODUZIONE RISERVATA