Chiude l'unità di Stroke Unit per
mancanza di medici: al de Lellis
vietato avere un ictus, per le crisi
rivolgersi al Gemelli o a Terni

Chiude l'unità di Stroke Unit per mancanza di medici: al de Lellis vietato avere un ictus, per le crisi rivolgersi al Gemelli o a Terni
di Alessandra Lancia
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Venerdì 10 Agosto 2018, 07:04 - Ultimo aggiornamento: 14:07
RIETI - Salute e/o destino permettendo, meglio evitare di avere ictus nel reatino, almeno fino alle 8 del mattino di lunedì 27 agosto: l’attività della Stroke Unit del de Lellis deputata al trattamento urgente delle acuzie cerebro-vascolari è infatti sospesa, da mercoledì scorso fino praticamente alla fine del mese. La ragione? Carenza di personale medico in Neurologia, «acuitasi con il periodo delle ferie estive».

Perciò salutati due neurologi in partenza per altri lidi (uno se n’è andato il primo luglio, l’altro il primo agosto), aspettando di ingaggiare altri specialisti e non potendo garantire «la continuità assistenziale né il rispetto delle norme su orari di lavoro e di riposo con due soli specialisti in servizio», l’attività di ricovero viene sospesa, come già era successo alle attività ambulatoriali e da giugno all’attività chirurgica, per l’assenza di anestesisti. Questo significa che i pazienti colpiti da ictus nel reatino saranno trasferiti dal 118 al policlinico Gemelli oppure in altre strutture in grado di garantire la necessaria terapia trombolitica della rete ictus regionale.

PASSO INDIETRO
«Si torna ai tempi di una volta – sospirano nei corridoi del de Lellis – e non su una patologia qualsiasi ma sugli ictus: è come se a un infartuato si togliesse la terapia intensiva cardiologica. Per carità, giusto che tutti i colleghi facciano le ferie, ma non si potevano programmare meglio? Davvero in estate un reparto decisivo come quello può praticamente chiudere per ferie? Questo crea un problema immediato e contingente per i pazienti, che nell’arco massimo di tre ore devono essere trattati con la terapia trombolitica. E pone di nuovo strategicamente il senso della salvaguardia del de Lellis, svilito a ospedale di passaggio».

LA SPIEGAZIONE DELLA DIREZIONE AZIENDALE
Dalla direzione aziendale si difendono e puntualizzano: «Si tratta solo di una sospensione temporanea e cautelativa, che potrebbe terminare già il 17 agosto, in quanto il 16 agosto è prevista l’entrata in servizio di un neurologo a tempo determinato. Un secondo neurologo prenderà servizio il primo settembre e un terzo il 24 settembre. Dei tre neurologi attualmente in servizio uno infatti è infortunato ed è in malattia. Altri due neurologi sono andati in altra sede, uno il primo luglio l’altro il primo agosto. Per questo abbiamo attivato immediatamente le procedure concorsuali del caso ma l’iter richiede tempi lunghi». Per sovvenire alle necessità di questi giorni la Asl ha poi attivato una collaborazione con il 118 e le direzioni sanitarie del Gemelli e del Santa Maria di Terni «così da garantire tempestivamente l’assistenza».

SERVIZIO APERTO NEL FEBBRAIO 2016
Lanciata in grande stile nel febbraio del 2016 dalla Asl, la Stroke unit per il trattamento dei pazienti con ictus cerebrale acuto in questi due anni ha materialmente aiutato a salvare decine di vite, rispetto a una patologia che nel reatino statisticamente può contare 300 casi l’anno e che rappresenta la terza causa di morte dopo malattie cardiovascolari e tumori e la prima causa di disabilità negli anziani.

La forza della Stroke Unit è nella organizzazione e nella sinergia tra 118 e diversi reparti ospedalieri. Solo così è stato possibile aprire una sorta di corsia privilegiata per pazienti nel cui trattamento il fattore tempo è fondamentale, perché ogni minuto perso determina conseguenze anche gravissime sulla piena ripresa del paziente. Corsia privilegiata momentaneamente chiusa per ferie e per mancanza di neurologi. Davvero un’estate nera per la sanità reatina.
 
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