Rieti, Università: c’è l’ok della Fondazione Varrone alla linea D’Onofrio. Il testo integrale della lettera di dimissioni di Lorenzetti

Fondazione Varrone
di Antonio Bianco
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Venerdì 4 Giugno 2021, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 13:17

RIETI - Roberto Lorenzetti ieri mattina ha inviato la lettera ufficiale con le proprie dimissioni ai soci della Sabina Universitas. Il Messaggero n’è venuto in possesso e la pubblica in esclusiva per i propri lettori. 

Le accuse di Lorenzetti. Si tratta di un missiva dura nei confronti di alcuni soci del consorzio. «Non ringraziandovi affatto per la mia elezione a presidente della Sabina Universitas – si legge nell’incipit – rimasta affrancata dalla maggioranza di voi dal benché minimo segno di fiducia e di sostegno, confermo le mie dimissioni che già sono state rese note pubblicamente». Mentre ringrazia i componenti del consiglio di amministrazione che «hanno lavorato insieme a me per affrontare in questi pochi mesi alcuni problemi che serviranno sicuramente a gestire al meglio il futuro di questo ente». Tiene poi a precisare: «Se qualcuno ha pensato che potessi essere io il liquidatore della Sabina universitas, ha sbagliato totalmente strada». E conclude: «Il ruolo di demolitore lo lascio ad altri, evidentemente più capaci di me a sfasciare piuttosto che a costruire». 

Nel frattempo, ieri pomeriggio si sono riuniti – a porte chiuse – il consiglio di amministrazione e quello d’indirizzo della Fondazione Varrone. A quanto si apprende, gli organi dell’ente avrebbero condiviso la linea del presidente Antonio D’Onofrio. Da parte sua Lorenzetti ha ieri mattina risposto anche al segretario cittadino del Pd, Vincenzo Di Fazio, il quale gli chiedeva di spiegare i motivi della sua scelta. «La risposta è molto semplice – replica –.

Se sei alla guida di qualsivoglia organismo, dalla presidenza del consiglio all’ultima delle pro-loco, se il bilancio con cui ti presenti all’assemblea viene bocciato hai il dovere di dimetterti. Se, come in questo caso il bilancio viene bocciato per due volte di seguito, hai un doppio dovere di dimetterti».

E ribadisce: «Se a guidare la bocciatura del bilancio è il presidente dell’ente di cui sei espressione, hai il dovere di dimetterti anche da quell’ente. Se poi quel bilancio, che in realtà è un semplice budget, elaborato da chi ti ha preceduto ed è già stato totalmente impegnato con contratti sottoscritti prima del tuo insediamento (ma dov’era D’Onofrio mentre accadeva tutto questo?), hai anche il diritto di indignarti anche a fronte del fatto che un intero consiglio sindacale certifica che data la situazione quel budget è l’unico possibile e la sua mancata approvazione paralizza totalmente la vita dell’ente. Allora hai anche il dovere di chiederti cosa ci sia dietro queste bocciature seriali». 

La rinuncia alla candidatura. Lorenzetti chiarisce anche rispetto ai rumors che lo vedrebbero candidato, tra un anno, al vertice dell’ente di via Crispolti: «Per quanto concerne poi le voci relative a una mia prossima candidatura alla presidenza della Fondazione Varrone, ringrazio chi ha pensato a me in tal senso, ma la mia esperienza con la Fondazione finisce definitivamente qui. Per altro la cosa non sarebbe tecnicamente possibile». Intanto, arriva anche la presa di posizione Roberto Donati, responsabile regionale dipartimento sport della Lega. «Chiedo al presidente D’Onofrio di chiarire una volta per tutte le sue intenzioni», sottolineando infine che la fondazione Varrone è «organo dei cittadini reatini, votata a fare i loro interessi».

Il testo integrale della lettera di dimissioni di Lorenzetti

Ai soci della Sabina Universitas,

Non ringraziandovi affatto per la mia elezione a presidente della Sabina Universitas, rimasta affrancata dalla maggioranza di voi dal benché minimo segno di fiducia e di sostegno, confermo le mie dimissioni che già sono state rese note pubblicamente.
Ringrazio invece fortemente i componenti del Consiglio di Amministrazione  che, malgrado l’assenza di qualsivoglia risorsa economica, e il vostro incomprensibile atteggiamento rissoso, pretestuoso e inconcludente,  hanno lavorato insieme

a me per affrontare in questi pochi mesi alcuni problemi che serviranno sicuramente a gestire al meglio il futuro di questo Ente, qualora ovviamente riteniate che debba avere un futuro. In caso contrario sarebbe forse il caso che chi ritiene che debba essere chiusa questa esperienza  lo dica con chiarezza assumendosene la responsabilità.  Se qualcuno ha pensato che potessi essere io il liquidatore della Sabina Universitas, ha sbagliato totalmente strada. Per storia, cultura e sensibilità,  ho sempre cercato di dare una mano per migliorare e valorizzare le istituzioni che sono stato chiamato a governare. Il ruolo di demolitore lo lascio ad altri, evidentemente più capaci di me a sfasciare piuttosto che a costruire.

Roberto Lorenzetti

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