Fara Sabina, nodo Corte dei conti: crescono le divergenze tra sindaco e minoranze

Il Consiglio comunale di Fara Sabina
di Raffaella Di Claudio
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Giovedì 6 Ottobre 2022, 15:55

RIETI - L’ordinanza della Corte dei conti infiamma il Consiglio comunale di Fara Sabina, in un botta e risposta di accuse che generano un clima di tensione, specie tra i banchi della maggioranza. Dopo giorni di incontri mancati e riunioni poco concludenti, Vincenzo Mazzeo (FaraMerita), Daniela Simonetti (Il Ponte) e Marco Marinangeli (Noi Fara) hanno presentato interpellanza congiunta sul piano di riequilibrio, chiedendo alla prima cittadina, Roberta Cuneo, delegata al Bilancio, di chiarire le ragioni della rimodulazione del piano nel 2021 e se l’Ente rischia il dissesto economico.
«Nel 2016 - dichiara Cuneo - la situazione era complessa, erano emerse delle criticità che hanno richiesto la riapertura del riaccertamento straordinario dei residui del 2015 e la costruzione di un piano di rientro che, nel 2021, è stato rimodulato perché qualche situazione era migliorata. Alcune condizioni economiche erano cambiate, evidenziando un miglioramento nell’assorbimento dei residui passivi e una diminuzione del disavanzo. In questo modo si poteva ricreare un piano alleggerito. Oggi quel piano è arrivato all’esame della Corte, cui dovremo motivare le scelte fatte: compresi debiti fuori bilancio e contenziosi che abbiamo chiesto di coprire con il fondo di rotazione, ma che non abbiamo creato noi. Abbiamo inviato tutto entro il termine del 30 settembre e ora attendiamo che la Corte ci chiami per un confronto.

I rischi che corriamo sono la mancata approvazione del piano, che si potrà tradurre in prescrizioni o nella dichiarazione di dissesto finanziario, al quale, però, si può presentare ricorso al Tar come hanno fatto, vincendolo, molti Comuni.

Le reazioni. Le parole della prima cittadina, invece che rassicurare, hanno finito con l’indignare ulteriormente le minoranze. «Non sappiamo nello specifico cosa sia stato mandato - attacca Marinangeli. - Continuiamo ad ascoltare solo chiacchiere e se oggi non avessimo presentato l’interpellanza neanche se ne sarebbe parlato». «Dobbiamo essere messi nelle condizioni di capire e di avere informazioni giuste - tuona Simonetti - senza le paternali cui siamo stati sottoposti solo per aver voluto svolgere il nostro ruolo. Finora siamo stati presi in giro, senza poter accedere agli atti, cosa che è insieme un diritto e un dovere, che a Fara, di fatto, non è riconosciuto». «La tarantella degli squilibri di bilancio - sottolinea Mazzeo - comincia nel 2012, lo ha certificato il Mef e su questo c’è poco da discutere. Nonostante le parole della sindaca, rimaniamo preoccupati della gestione della vicenda, anche da parte il presidente del Consiglio che a luglio, nonostante fosse al corrente dell’ordinanza della Corte, non ha informato l’assise».

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