Rieti, tasse, anomalie nelle cubature:
furbetti nel mirino del Comune

Rieti, tasse, anomalie nelle cubature: furbetti nel mirino del Comune
di Vincenzo Carducci
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Giovedì 19 Settembre 2019, 06:43 - Ultimo aggiornamento: 20:05
RIETI - C’è qualcosa che non quadra e quel qualcosa rischia di far perdere un mucchio di soldi alle casse del Comune. Sono le anomalie su superfici e cubature di alcuni edifici cittadini, riscontrate dai controlli degli uffici comunali, che ora stanno spingendo Palazzo di Città ad estendere e rendere ancora più capillari ed efficaci le verifiche. «Abbiamo riscontrato difformità tra i metri quadrati dichiarati e i metri quadrati reali - spiega l’assessore al Bilancio, Claudio Valentini - e i casi che sono sin qui emersi, e che sono stati già sanati, ci lasciano immaginare che il fenomeno sia più largo».

Dichiarazioni difformi alla realtà, spesso e volentieri in difetto, che incidono anche sul calcolo di tasse e tributi locali a partire dalla Tari, somme che dunque rischiano di sfuggire al bilancio del Comune che non può permettersi di perdere potenziali entrate. Ancorché legittime. Per questo si sta elaborando un progetto specifico che porterà alla verifica puntuale della situazione su tutti gli edifici della città – dalle abitazioni ai manufatti industriali – che riesca a superare anche le lungaggini e le difficoltà sin qui incontrate dagli uffici nell’incrociare i dati a disposizione a partire da quelli del Catasto.

Su modalità operative e tempi di attuazione l’assessore non si sbottona ma l’obiettivo è preciso. «Il progetto è in via di definizione - afferma Valentini - ed è basato su modelli già utilizzati in altri Comune mentre i tempi dipenderanno da quelli della burocrazia. La nostra volontà è che tutti paghino il dovuto e che quindi sia possibile recuperare risorse da mettere a disposizione dei servizi per i cittadini». Del resto riguardo ai tributi locali, osserva l’assessore, «abbiamo una sacca di evasione importante» e la lotta ai “furbetti” si combatte anche con il metro in mano.

MUTUI DA ABBATTERE
Questa è una delle misure che l’amministrazione intende mettere in campo per risanare il bilancio comunale, un’operazione che passa non solo dall’aumentare le entrate ma anche dal diminuire costi e sprechi. Come, ad esempio, quelli dei mutui. «Il Comune ha mutui residui per 47 milioni di euro - dice Valentini - con un tasso medio del 5,5%. L’operazione che intendiamo fare, e che era stata fatta soltanto 20 anni fa, è quella di rimodulare i mutui visto le condizioni di mercato favorevoli e abbassare la quota di interesse».

Sul fronte sprechi, invece, Valentini fa qualche esempio significativo. «Spendevamo circa 200 mila euro per la bolletta dell’acqua di cinque fontane cittadine - afferma - di cui 60 mila solo per la fontana di piazza Vittorio Emanuele II. Una cifra folle. Per quattro di queste abbiamo risolto con un meccanismo di ricircolo che invece non abbiamo potuto installare nella fontana di piazza dove sono stati messi dei riduttori e siamo così riusciti a recuperare 100 mila euro».
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