RIETI - Una conferenza stampa per fare il punto sulle attività ma anche sullo stato di salute dell'azienda, quella che si è svolta stamane presso la Centrale del Latte di Rieti. A parlare alla stampa è stato il presidente Marco Lorenzoni, che ha esaminato i progressi a partire dal suo ingresso e quanto fatto in questi anni, così come l'impatto importante della pandemia: «Sono entrato qui nel 1991 - ha detto Lorenzoni - e in quel momento l'azienda versava in uno stato di crisi. Abbiamo lavorato moltissimo per scongiurarne la chiusura, sviluppando programmi che l'hanno portata ad essere quello che è oggi».
Una crescita che Lorenzoni ha spiegato attraverso i numeri e le scelte: «Quando sono arrivato si producevano quotidianamente circa 40 quintali di latte, numeri che non erano in grado di sostenere le spese di gestione. Abbiamo puntato su ristrutturazione e rinnovamento dell'azienda e degli impianti, ma anche sulla qualità e sulla freschezza della materia prima e del prodotto finale, mantenendo il "localismo", visto che il latte è interamente prodotto in provincia di Rieti».
Nello scorso maggio Lorenzoni ha festeggiato i 30 anni di gestione sottolineando come la produzione sia passata «dai vecchi 40 quintali, agli attuali 100, con una gamma di prodotti derivati che si è ampliata da 13 fino ai 47 di oggi».
Altro elemento importante su cui l'azienda ha voluto lavorare in questi anni è la freschezza dei prodotti: «Una delle novità che ho introdotto è stata quella della lavorazione di notte - ha detto ancora Lorenzoni - che all'inizio è stata accolta con scetticismo ma che ci ha permesso di lavorare il latte proprio di notte e già al mattino metterlo a disposizione».
Inevitabile anche sottolineare l'impatto della pandemia: «Sono due gli elementi che ci hanno portato a cambiare approccio: uno di questi è la pandemia, che ha cambiato il modo di fare la spesa, arrecando un danno ingente alla vendita dei prodotti freschi.
Lorenzoni si è poi soffermato sui processi produttivi e sulle varie tipologie di latte e prodotti messi a disposizione dall'azienda, dell'approccio del consumatore e della imminente partenza di una campagna pubblicitaria che vedrà coinvolto anche il Terminillo: «Non tutto il latte freddo è fresco», uno slogan che intende porre l'attenzione sulla scelta del latte e dei prodotti freschi, per i quali anche la Regione Lazio ha intenzione di porre in essere una campagna di promozione.