SPERANZE
C’è una estate fatta di speranze, illusioni e voglia di Serie C, una caccia forsennata al socio (che non si è mai palesato e su cui Curci non ha mai voluto alzare il velo) per “salire” in terza serie. Alla fine non è servito. Nonostante la domanda (incompleta) il Rieti non è stato ripescato e ha puntato ad una Serie D di livello, facendo subito capire le sue intenzioni con la chiamata di Carmine Parlato e l’allestimento di una rosa di alto livello, mantenendo l’ossatura della stagione precedente con innesti di assoluto prestigio. E se i primi mesi dell’anno non sono storia, gli ultimi sono poco più che cronaca: un avvio, a settembre, sfavillante col ko alla nobile decaduta Latina, le due sfide di coppa con l’eliminazione ai rigori e poi una striscia di risultati utili intervallati solo da tre pareggi (uno clamoroso col Trastevere allo Scopigno) e conclusa con la recente sconfitta con la Lupa. Un anno che fa guardare fiduciosi al 2018. Per scrivere una pagina nuova e tornare in una categoria che manca da troppi anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA