A Omaggiare Alvisini c’erano pure dirigenti e allenatori della Sebastiani e della Minervini come Luigi Trinchi, Gianni Cavoli, Paolo Borelli e Giuseppe Pitoni, che è stato preparatore atletico di Brunamonti e Zampolini sia nella Sebastiani che nella Nazionale alle Olimpiadi di Montreal 1976 e Mosca 1980.
«Per me Aldo – ricorda Zampolini – è stato un secondo padre. La mia società a Spoleto mi mandò a Rieti nel 1974 solo perché si fidava di lui. Gli devo tantissimo». Gli fa eco Brunamonti, attuale team manager della nazionale: «L’anno successivo toccò a me seguire Domenico a Rieti. Aldo e tutta la sua famiglia ci sono sempre stati vicini facendoci sentire sempre a casa nostra. E non è facile quando si è così giovani. È un momento triste ma tanti ex giocatori presenti oggi a ricordarlo sono diventati uomini anche grazie a lui».
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