Real Sebastiani, Pietropaoli show. Cicchetti chiama Calisse: il PalaSojourner tornerà alla Provincia. Foto

La presentazione del Real Sebastiani (foto Meloccaro)
di Lorenzo Santilli
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Mercoledì 8 Settembre 2021, 21:24

RIETI - È un vero e proprio show la presentazione del Real Sebastiani de patron Roberto Pietropaoli, che per il suo “Sebastiani Day” riaccoglie i grandi reatini del passato e rilancia le ambizioni del proprio sodalizio, grande favorito della prossima serie B.

 

Presentazione in grande stile e colpo di scena nel finale: il sindaco Cicchetti ha strappato telefonicamente la promessa al presidente Calisse di sciogliere l’accordo con la Npc e che il PalaSojourner torni alla Provincia.

Il general manager Giuliani il primo a prendere parola: «Sono felice di essere tornato in questo posto, dove ho passato tre anni bellissimi. A giugno ho detto subito di sì a Pietropaoli, insieme abbiamo messo insieme persone e non figurine, di questi sono sicuro. Vogliamo stare meno possibile in B e portare la squadra più in alto possibile. Non sarà facile, il campionato è lungo, dovremo essere bravi a stare sul pezzo per i prossimi 10 mesi».

Poi spazio a coach Finelli: «Il primo pensiero è per Stanic, domani parte per l’operazione e siamo vicini a lui.

Credo che questa realtà abbia 3 punti di forza chiari: il primo è un proprietario visionario, raramente ho visto una persona così determinata. Abbiamo lo sguardo puntato verso l’alto, vogliamo ripercorrere i fasti della Sebastiani. Il secondo è la tradizione, il popolo Sebastiani: ho vissuto questa cosa anche a Bologna, appena sarà possibile portate i figli e i nipoti al PalaSojourner, dobbiamo ricreare un ambiente importante, il club lo merita.  Il terzo punto è il team che la proprietà ha creato intorno alla squadra, persone importanti. Poi veniamo noi, abbiamo un grande senso di responsabilità, vogliamo diventare il quarto punto di forza».

Emozionato il patron Pietropaoli: «Ringrazio le autorità, con il colonnello Bellini (comandante provinciale dei carabinieri, ndr) che ci ha onorato della sua presenza. Grazie anche ai giocatori, scesi di categoria. Io ci sto mettendo l’anima, sono un uomo di passione, voglio mettere almeno due coppe nella mia collezione in taverna. Dico pubblicamente che se questi giocatori quest’anno non vanno in A2 possono appendere le scarpette al chiodo. Per Giuliani parla il curriculum, Finelli è un condottiero vero, ci toglierà tante castagne dal fuoco. In bocca al lupo a Stanic, ma grazie a Traini per essere tornato: ci darà una grossa mano. A Rieti esiste solo la Sebastiani, come a Pesaro c’è solo la Vuelle e a Siena c’è la Mens Sana».

Ancora caldo il tema PalaSojourner: «Siamo ancora a un anno e 2 mesi fa», affferma Pietropaoli. E Giuliani aggiunge: «Non so se domenica giochiamo al palazzo, le tariffe sono sempre le stesse e io da manager ho detto a Pietropaoli di non giocare lì. Paghiamo 1200 euro più Iva, senza pubblico, non ci conviene». Si accende immediatamente il numero uno del club: «Il presidente Calisse mi ha invitato ad abbassare i toni - spiega Pietropaoli - Mi ha promesso che il palazzo tornava suo, questa mattina Giuliani e Martini in 5’ hanno trovato l’accordo. Ma se la Provincia non trova una sistemazione a tutto il settore giovanile della Npc non possiamo giocare al PalaSojourner. Il problema è che dovrò pagare 240 euro a ogni allenamento e 1.200 a partita, con palazzetto chiuso e senza pubblico. Sono un signore e Cattani deve ringraziarmi, ma gradirei che lui e Calisse consegnino le chiave alla Provincia. Siamo all’8 settembre, perché Cattani non consegna le chiavi? Sono stanco a passare per lo stupido di questa città, ho giocato una finale scudetto e fatto la Champions, l’unico assieme a Milardi e Papalia ad aver vinto due trofei nazionali. Non ci metto nulla a portare la squadra a Roma e chiamarla Virtus».

Sul tema anche il sindaco Antonio Cicchetti: «Fa male sentire dire queste cose su due entità importanti reatine. Troviamo un accordo, siete figli di questa terra e portate in alto il nome di questa città. Io mi metto a disposizione per una mediazione, stasera parlerò con Calisse, basta parole di fuoco. Purtroppo non esistono impianti doppi, cerchiamo di convivere e arriviamo all’obiettivo di portate lustro a questa città».

Scalda gli animi Pietropaoli, che replica al primo cittadino: «Il problema è Cattani, non vuole riconsegnare le chiavi. Sono stanco, basta le campagne elettorali, porto la squadra a Roma e in questa città tenetevi la mediocrità».

Nel finale spazio a tutti i reatini visti in maglia Amg Sebastiani tra gli anni 70’, 80’ e 90’: premiati Bruno Carapacchi, Roberto Ciccotti, Luca e Stefano Colantoni, Tonino Olivieri, Edoardo Carrer, Paolo e Claudio Di Fazi, Fabio Orlandi, a ritirare il premio per lui Piero Torda,  Sergio Giovanelli, Lionello Matteucci, Alessandro Cavoli e Luca Blasetti.

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