Rieti, falsa cittadinanza italiana:
nei guai anche Turmena,
in prestito dal Kaos al Real
Pietropaoli: "Noi estranei"
Giocatore allontanato

Turmena
di Christian Diociaiuti
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Venerdì 7 Aprile 2017, 13:21 - Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 12:48
RIETI - C' è anche Luis Felipe Naibo Turmena, in prestito al Real Rieti, tra i dieci giocatori extracomunitari del futsal, la maggioranza proveniente dal Brasile, coinvolti nell'inchiesta sulle false cittadinanze italiane ottenute illecitamente, dietro compenso, rivolgendosi a un impiegato del Comune di Brusciano (Napoli) e al titolare di un'agenzia di pratiche amministrative di Terni, entrambi finiti ai domiciliari.

Il 25enne laterale del Real Rieti, nato a Erechim (Brasile) il 10 gennaio 1991, è tesserato con il Kaos Futsal, ed è in prestito al club amarantoceleste.

Il patron del Real Rieti, Roberto Pietropaoli sulla vicenda dice: "Il Real Rieti è totalmente estraneo alla vicenda. Come può un un club controllare la validità di una cittadinanza? Non ne abbiamo gli strumenti. Ci riserviamo di tutelare l'immagine del Real Rieti contro ogni eventuale responsabile".

"Il giocatore oggetto della vicenda legata a presunte irregolarità amministrative riguardanti la cittadinanza italo-brasiliana, è il laterale Luis Felipe Naibo Turmena - scrive, in una nota, la società - attualmente in prestito dal Kaos Futsal Ferrara. Appare chiara la completa estraneità della scrivente Società su ogni aspetto riguardante la vicenda citata, inoltre il Club ha dato mandato all’Avv. Alessandro Brucchietti di agire per vie legali a tutela dell’immagine del club stesso nei confronti di tutti i soggetti coinvolti.  Il Real Rieti allontanerà immediatamente il giocatore coinvolto". Nel pomeriggio la rescissione del contratto.

Complessivamente sono 300 le persone coinvolte, tra cui figurano anche calciatori professionisti (tra i quali c'è anche il fratello di Douglas Corsini, Bruno Henrique, che milita in serie A nel Palermo) che hanno ottenuto il passaporto italiano, vantando parentele italiane, non dimostrate, ottenevano la cittadinanza. In questa maniera era possibile aggirare, per quanto riguarda la serie A calcistica, le norme che limitano l'ingresso in squadra di calciatori extracomunitari.

Con questo sistema, inoltre, secondo l'ipotesi investigativa, si riusciva anche a soddisfare la quota fissa di giocatori italiani che la Figc ha imposto alle squadre, approvando uno specifico regolamento lo scorso anno.

I DIECI GIOCATORI DEL FUTSAL COINVOLTI

Nel Kaos Futsal Asd di Ferrara (serie A) militano Luan Felipe
Fiuza, nato a Curitiba (Brasile) il 2 agosto 1998; Mateus
Neuhaus Garcia, nato a Sant'Angelo (Brasile) il 26 marzo 1997;
Pedro Henrique Figliero da Silva, nato a Santo Angelo il 12
giugno 1997; Lucas Baroni, nato a Charrua (Brasile) il 23 giugno
1997; Guillherme Arruda Zonta, nato Cascavel (Brasile) il 7
maggio 1997 e Fortuna de Lemos Tiago, nato ad Sananduva il 29
gennaio 1997.
Nel Rieti (serie A), Luis Felipe Naibo Turmena, nato a
Erechim (Brasile) il 10 gennaio 1991.
Nel Pescara (serie A), Sebastian Rosa Matias, nato a Buenos
Aires il 18 settembre 1995.
Nel Real Rogit (serie B), Henrique Urio Marcelo, nato a
Erechim il 31 luglio 1991.
Nel Ferrentino (serie B) Giovanni Darelli, nato a San Paolo
del Brasile il 27 agosto 1995.

LA NOTA DELLA DIVISIONE CALCIO A 5

Con riferimento a quanto pubblicato nella giornata odierna su numerosi organi di stampa in merito al coinvolgimento di tesserati per la Lega Nazionale Dilettanti-Divisione Calcio a cinque in un’indagine della Procura di Nola, il presidente della Divisione Andrea Montemurro precisa quanto segue: “Prendiamo atto della notizia con stupore, seguiremo con attenzione l’evolversi della vicenda e restiamo a disposizione per ogni collaborazione con gli organi preposti. E’ ferma intenzione di questo nuovo corso del calcio a 5 italiano, quella di perseguire una linea di trasparenza totale in ogni aspetto dentro e fuori dal terreno di gioco”.

LA NOTA DEL KAOS FUTSAL

La società Asd Kaos Futsal intende precisare alcuni passaggi
-  Era al corrente delle indagini e ha collaborato con le Forze dell’Ordine
-  Quando è stata convocata dalle Forze dell’Ordine, nella fattispecie dai Carabinieri di Ferrara nel settembre scorso, la Società ha collaborato fattivamente e pienamente. La Società, per prima, ha fatto il nome del sig. Luis Vanderlei Sonda e messo a conoscenza gli inquirenti di tutto ciò di cui era a conoscenza, affinché le indagini andassero avanti
-  Ribadisce la propria estraneità ai fatti citati
-  Si dichiara parte lesa nella vicenda
-  Precisa che si è rivolta all’agenzia Interamina International del sig. Luis Vanderlei Sonda, quale professionista incaricato del disbrigo di pratiche di tesseramento di cui la suddetta agenzia si è occupata. Tale agenzia ha seguito le pratiche e l’iter di tesseramento
-  Non è mai pervenuta materialmente in possesso della documentazione necessaria al tesseramento
-  La prestazione svolta dall’agenzia Interamina International è stata regolarmente pagata. Tali versamenti sono documentati con regolare fattura
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