«Memi proteggici e continua a sorridere». Il dolce ricordo della ragazza morta sulla Terminillese da parte dei compagni di scuola

I compagni di Noemi fanno volare in cielo un palloncino bianco
di Sabrina Vecchi
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Sabato 2 Dicembre 2023, 00:10

RIETI - «Ciao Memi. Proteggici da lassù e continua a sorridere». Un palloncino bianco con una scritta a pennarello e un cuore è volato nel cielo azzurro di ieri, quando la classe terza C è uscita dal liceo pedagogico Elena Principessa di Napoli di Rieti. Un bigliettino appeso si alza in volo per ricordare Noemi Roberti, “Memi” per tutti gli amici, morta a soli diciassette anni nel terribile incidente stradale di giovedì pomeriggio, in via del Terminillo. Una famiglia reatina piange ancora una volta una giovanissima vita spezzata nel pieno dei sogni, i progetti, le aspettative per il futuro. La notizia è rimbalzata subito sui telefoni di alunni e professori, ma all’inizio nessuno riusciva a crederci. 

Il ricordo. Per la classe, a nome dei compagni di scuola di Noemi, parla Anastasia, prendendo fiato con un sospiro, per farsi forza: «Ci siamo sentiti tutti, ci siamo fatti forza a vicenda, sostenendoci l’un l’altro insieme ai professori. Abbiamo riflettuto, pensato se fosse giusto o no andare a scuola lo stesso, con una nostra compagna morta in questo modo. Alla fine si è deciso che la cosa giusta era venire, condividere insieme questo dolore, come abbiamo condiviso la gioia di stare insieme a Noemi». Sul banco della ragazza, i compagni hanno deposto un mazzo di rose bianche e un orsetto di peluche con un cuoricino, con il palloncino bianco sospeso in alto per tutta la durata delle lezioni. E tanti bigliettini pieni di messaggi. A metà mattina ogni classe si è alzata in piedi, per un minuto di silenzio in ricordo della ragazza. «Non la conoscevo - dice una studentessa del primo anno - ma l’accaduto mi ha colpita profondamente. Stamattina quando siamo entrati si percepiva un’atmosfera mesta, pesante, si capiva lontano chilometri che non era una giornata come tante. Qualche professore si asciugava le lacrime, cercando di non farsi vedere da noi». 

Chi era. Noemi era un fuscello, minuta e piena di gioia di vivere e di assaporare il mondo. I compagni la ricordano come una ragazza solare, sempre pronta allo scherzo e al gioco: «All’inizio faticava un po’ ad aprirsi, ma poi strappava sempre un sorriso e metteva tutta sé stessa per dare una mano a chi avesse bisogno. Le piaceva la danza, aveva fatto sia hip-hop che contemporanea. E andava pazza per il cantante Ultimo, era stata al suo concerto e ci diceva che ancora non poteva crederci». I professori non riescono a parlare, hanno le voci incrinate davanti a questa immane tragedia, ma rimangono anche colpiti dalla lezione di forza e dignità dei loro studenti.

Alcuni insegnanti sono andati in ospedale ieri sera, per essere di conforto alla famiglia, altri si propongono di andare a portare una parola di aiuto, di sostegno ai genitori di Noemi: «Non ci sono parole. Per loro e anche per i nostri ragazzi, che hanno un’età in cui dovrebbero pensare solo alla spensieratezza e invece si trovano ad affrontare una prova così dura». 

Il minuto di silenzio. All’istituto tecnico “Ugo Ciancarelli”, dove circa metà dell’istituto ha la sua succursale, il minuto di silenzio è stato fatto in palestra: «Abbiamo visto una prova di maturità notevole - racconta un insegnante - un silenzio che sembrava irreale, con i telefoni rigorosamente spenti e una compostezza che toccava il cuore. I ragazzi hanno preso una piantina bianca di cui si prenderanno cura in ricordo di Noemi, poi hanno speso parole bellissime per ricordare la sua simpatia, le sue qualità. Il personale Ata ha messo un fiocco dorato nel piano che ospitava la sua ex classe, ci sono stati grandi applausi e poi pensieri liberi in classe, anche per aiutare questi giovani ad esternare ciò che sentono». Una giornata trascorsa con un pugno sullo stomaco, con il primo pensiero rivolto alla famiglia di Noemi e all’immenso dolore che si trova ad affrontare. Parole di vicinanza anche per la ragazza che viaggiava in auto con lei e per le condizioni degli altri passeggeri, e spazio alle riflessioni sull’importanza della prudenza in strada, non solo quando si guida ma anche quando si è semplicemente a bordo. 

Il cordoglio del sindaco. Un messaggio di cordoglio è arrivato anche dal sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi: «La nostra comunità è colpita, ferita e attonita per la perdita di una giovane vita. Esprimo il mio profondo dolore e abbraccio la famiglia, gli amici e tutti quelli che piangono la scomparsa di Noemi. La mia vicinanza giunga anche agli altri ragazzi coinvolti e ai loro cari. L’affetto, la partecipazione ed il cordoglio della città sostenga le famiglie». La salma di Noemi Roberti è ora a disposizione delle autorità giudiziarie in attesa degli esami preposti perché si faccia luce sulla dinamica dello schianto di giovedì scorso, solo in seguito potrà essere stabilito il giorno del funerale della ragazza. Intanto, attorno alla pianta di via del Terminillo dove Noemi ha perso la vita, è apparso un grosso mazzo di rose rosse. I funerali di Noemi si terranno lunedì 4 nlla chiesa di Sant’Agostino.

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