Il saluto del vescovo Pompili ai bambini della scuola “Santa Chiara”. Foto

Il saluto del vescovo Pompili ai bambini della scuola “Santa Chiara”. Foto
di Daniela Melone
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Lunedì 26 Settembre 2022, 14:29 - Ultimo aggiornamento: 14:31

RIETI - Sarà una settimana ricca di appuntamenti, questa, per il vescovo Domenico, che si appresta a lasciare Rieti per raggiungere Verona, Diocesi pronta ad accogliere, sabato, il suo nuovo pastore.

 

La settimana si è aperta con la visita alla scuola dell’infanzia Santa Chiara di Santa Rufina, nel Comune di Cittaducale, dove il pastore della chiesa reatina è stato salutato da bambini in festa, nella struttura, voluta da Padre Minozzi, che da ottant’anni porta avanti l’educazione dei fanciulli.

Oggi a formare gli adulti di domani ci sono cinque suore: Elisa, Geltrude, Rosemarie, Evangeline e Nerisa, che continuano l’attività iniziata negli anni della guerra.

«I piccoli hanno preparato con cura questo incontro – spiega emozionata suor Elisa – si sono impegnati molto, hanno imparato una poesia e accolto il Vescovo con canti.

L’ultima volta lo avevano incontrato a febbraio, per la festa dei doni».  

«La tua partenza caro Vescovo ci dà tanta tristezza – hanno detto i bambini - noi piccoli vogliamo dirti grazie per tutto il bene che ci hai voluto e per tutte le volte che sei venuto a trovarci e ci hai portato un dono. Ti ricorderemo sempre e ti auguriamo tanto bene nella nuova Diocesi. Accetta questo dono da parte di noi bambini, delle suore e dei nostri genitori. Torna ancora a trovarci, ti vogliamo tanto bene».

Con il Vescovo anche Simona Santoro, responsabile dell’Ufficio Scuola della Diocesi di Rieti. A lui è stato consegnato un mazzo di fiori e una offerta, raccolta grazie alla generosità delle famiglie dei bambini che frequentano la scuola paritaria.

È un legame speciale quello del Vescovo con i più piccoli. “Anche al mio arrivo in città, quel cinque settembre del 2015, fui accolto dai bambini a Porta Romana” ricorda Pompili, che si è soffermato con gli studenti, impegnati anche oggi in una calorosa ospitalità.

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