Catalogna, i Mossos contestano l'ordine di chiudere i seggi

Catalogna, i Mossos contestano l'ordine di chiudere i seggi
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Mercoledì 27 Settembre 2017, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 13:47
Il capo dei Mossos d'Esquadra, alle strette, aveva detto: obbedisco. Ma ora la polizia regionale catalana nel suo complesso esprime riserve sull'ordine di chiudere i seggi dove è prevista domenica la votazione del referendum indipendentista, ritenuto illegale da Madrid. Intervenuto ad una riunione convocata dalla procura, il capo dei Mossos, Josep Lluis Trapero, ha rilevato che si potrebbero verificare problemi di ordine pubblico nel controllo dei 2200 seggi diffusi per la Catalogna. «L'attuazione delle istruzioni non esclude la responsabilità professionale di prevedere che applicarle potrebbe comportare conseguenze indesiderate», si legge in un commento diffuso su Twitter.
 
 

Nell'ambito dei provvedimenti di Madrid per impedire il referendum indipendentista del primo agosto in Catalogna, i Mossos nei giorni scorsi sono stati commissariati di fatto dalla direzione del ministero dell'Interno spagnolo.
In base all'ordine della procura, i Mossos dovranno chiudere entro sabato le scuole e i centri civici dove era previsto il voto e sequestrare l'eventuale materiale elettorale. La chiusura dei locali dovrà essere fatta in maniera chiara e visibile con cartelli che avvertono delle responsabilità penali di chi viola le disposizioni del governo. I Mossos dovranno inoltre impedire che vi siano operazioni di voto nel raggio di cento metri dai seggi. 
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