Il liceo Made in Italy ora ha una data di possibile partenza: il 2025. Potrebbe essere quello il primo anno scolastico secondo l'auspicio del ministro delle Imprese, Adolfo Urso. «È importante istituirlo con la legge quadro sul made in Italy poi ci sarà il lavoro di programmazione con le Regioni per arrivare, mi auguro, già nel 2025, a che ci possa essere un liceo del made in Italy, innanzitutto nei distretti industriali italiani», dice Urso al Forum Confcommercio. «Entro un mese presenterò in Cdm il collegato alla manovra sul made in Italy che interverrà anche sulla formazione delle competenze che servono al mercato del lavoro e alle imprese attraverso questo liceo».
Ieri la premier Giorgia Meloni aveva detto: «Il liceo del Made in Italy e in dirittura d’arrivo.
Il percorso formativo
Il disegno di legge presentato in Senato il 25 gennaio spiega così gli obiettivi del percorso formativo:
1. Essere indirizzato allo studio della cultura giuridica ed economica e della tradizione umanistica del nostro Paese;
2. Fornire allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche ed economiche, al l’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consenta di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà;
3. Guidare lo studente ad approfondire e sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità di alcuni settori strategici dell’economia del Paese, cosiddetti settori del Made in Italy;
4. Assicurare allo studente un per corso di acquisizione di conoscenze e di competenze molteplici per proseguire, in modo proficuo, la propria formazione in ambito universitario e per inserirsi efficacemente nel mondo del lavoro.
Le materie del liceo
Le materie del primo biennio: lingua e letteratura italiana; lingua e cultura straniera; storia dell’arte; matematica; informatica; scienze naturali; fisica; scienze motorie e sportive; storia e geografia; diritto ed economia politica; religione cattolica o attività alternative.
Per gli ultimi tre anni, invece: lingua e letteratura italiana, lingua e cultura straniera, storia dell’arte, matematica, informatica, scienze motorie e sportive, storia, filosofia, religione cattolica o attività alternative. Poi le novità: economia e gestione delle imprese del Made in Italy; modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare; Made in Italy e mercati internazionali.