Veronica Lario, ex moglie di Berlusconi: «Ho pensato di aver perso tutto, trattata come una velina ingrata»

«Inizialmente mi sono dedicata alla mia grande passione che erano i cavalli. Una passione che non avevo mai pensato di coltivare», rivela nell'intervista a SkyTg24

Veronica Lario: «Ho pensato di aver perso tutto, sono stata trattata come una velina ingrata»
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Giovedì 29 Febbraio 2024, 13:57 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 08:42

Apre la finestra sul passato, per una volta. Non prima però di aver spiegato che di solito guarda oltre, «attraverso quella che affaccia sul futuro». Veronica Lario rompe un silenzio che durava dal 2009, anno della separazione da Silvio Berlusconi. Anzi, fa il suo esordio in tv, ospite di una trasmissione televisiva, "A cena da Maria Latella" su SkyTg24. Racconta della sua prima vita, quella al fianco dell'ex premier. E della seconda, in salita, trattata da «velina ingrata» con «stampa e potere contro», dunque tutta da ricostruire, alla guida di una start up di intelligenza artificiale che si occupa di giochi digitali. E ancora, il rapporto con i figli, la passione per l'equitazione che è diventata una sorta di ippoterapia, le preoccupazioni per le guerre e il futuro dei dieci nipoti.

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I momenti difficili superati grazie ai figli

Non nasconde l'emozione nel raccontare gli ultimi quindici anni vissuti «sull'altalena» in cui, ammette, «la speranza di ricongiungermi in modo equilibrato con la mia famiglia» si alternava a momenti in cui «la speranza era persa». Una cosa non è mai mancata e Lario lo ripeterà diverse volte: la vicinanza dei suoi figli «gli sono stata molto vicino, così come loro a me». Il tono non è mai polemico, nemmeno quando l'ex moglie del Cavaliere ricorda la battaglia in tribunale per la separazione: «C'è stata una sentenza che mi ha negato qualsiasi diritto», ricorda e «che ho rispettato ed oggi sono una persona normale, un'imprenditrice».

I momenti bui non sono mancati e non lo nega: «Mi sono chiesta se fosse possibile ricominciare perché pensavo che per me non ci fosse più nulla. Ho pensato "forse ha vinto il potere", ma alla fine mi sono detta non è impossibile e ci ho provato».

La nuova vita

Una nuova avventura, quella nel mondo delle start up e dell'intelligenza artificiale, che la lega ancora di più ai suoi figli. Con Barbara in particolare che, confida, «è quella più interessata». Cita indirettamente anche Jovanotti dicendo che "pensa molto positivo" quando si parla del futuro dei giovani «un futuro - spiega - in cui ci sono dimensioni nuove come il metaverso». Il tono cambia però se si parla del presente, di quello che accade nel mondo ed in particolare delle guerre. «Mi spaventano - dice - perché io sono nata 10 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale per cui tanti racconti della mia famiglia, vissuta vicino a Marzabotto, li ho sempre ascoltati e vissuti in modo drammatico».

 

La first lady nell'ombra

Il grande convitato di pietra di tutta l'intervista è ovviamente l'ex capo del governo. «Io - mette in chiaro - non ho motivo di essere ricattabile perché non ho con me nessun segreto. Non ho segreti delle imprese di Berlusconi o della sua vita e quindi posso dire quello che penso indipendentemente dal mio passato che non ha segreti». Della vita accanto ad un presidente del Consiglio e della scelta di essere stata una first lady nell'ombra, Lario non ha rimpianti. «I personaggi che sono passati nei salotti di Berlusconi sono stati sempre di grande livello - racconta - e in qualche modo ne ho sempre subito il fascino, ma non ho mai pensato di trovarmi un mio spazio all'interno di quelle dinamiche. Io ero li perché rispettavo un ruolo, cercavo di farlo al meglio e per me significava fare un passo indietro». Quei passi indietro che ha «imparato a fare forse proprio grazie all'equitazione», Veronica racconta di averli compiuti anche di fronte agli attacchi di «stampa e potere» soprattutto «quando la stampa è piegata al potere»

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