Stefano De Martino e Cecilia Rodriguez, inchiesta Antitrust sulla pubblicità occulta

Stefano De Martino e Cecilia Rodriguez, inchiesta Antitrust sulla pubblicità occulta
di Giuseppe Scarpa
3 Minuti di Lettura
Martedì 1 Giugno 2021, 06:31 - Ultimo aggiornamento: 17:04

L'Antitrust contro Stefano De Martino, Cecilia Rodriguez e Stefano Sala. L'autorità garante mette nel mirino alcuni dei personaggi del piccolo schermo, tra i più popolari al grande pubblico. All'Authority spettano anche i compiti di contrasto alla pubblicità occulta. Ebbene De Martino, Rodriguez e Sala avrebbero sponsorizzato sui loro canali social un prodotto per il tabacco riscaldato che fa capo alla Bat. Per questo motivo è stato deciso di avviare un'istruttoria contro Bat Italia, ma anche contro i tre influencer.

I gatti top model che guadagnano più dei “colleghi” umani: 2.000 euro per un giorno di lavoro


I POST SU INSTAGRAM
I post su Instagram dei tre vip, legati da un rapporto commerciale con il gruppo del tabacco, contengono, questa la contestazione, l'invito ai follower a pubblicare contenuti con tag e hashtag collegati alla campagna pubblicitaria del dispositivo Glo Hyper.
«L'esortazione - spiega il Garante - appare volta a moltiplicare i post che rinviano al marchio Glo Hyper, in modo da promuovere la visibilità del dispositivo, coerentemente al rapporto commerciale che lega gli influencer al titolare del marchio.

L'effetto pubblicitario ottenuto dai professionisti, e derivante dai tag al marchio e dagli hashtag, non è tuttavia riconoscibile nella sua natura commerciale perché non sono presenti avvertenze grafiche o testuali che consentano di identificarne la finalità promozionale».

 


LA DIFESA
Insomma quelle dei tre sarebbero comunicazioni apparentemente neutrali e disinteressate ma in realtà strumentali a promuovere uno specifico prodotto. Più volte, in passato, l'Autorità aveva ribadito che «la pubblicità deve essere chiaramente riconoscibile» ed aveva stabilito che «il divieto generale di pubblicità occulta ha portata generale e deve perciò essere applicato anche alle comunicazioni diffuse dagli influencer tramite social network».
Bat Italia si dice però convinta «della correttezza del proprio operato», mostrandosi pienamente collaborativa con il Garante e «fiduciosa che l'esito dell'istruttoria confermi la legittimità dello stesso». Spiega anche che il meccanismo utilizzato - l'invito ai follower di moltiplicare un post, non rientra all'interno delle linee guida indicate dall'autorità.
IL CODACONS
Più che soddisfatte infine le associazioni dei consumatori, che avevano segnalato all'Antitrust la pubblicità occulta sui social: «sono state accolte le denunce presentate dal Codacons contro gli influencer che sui social network colpiscono gli utenti con messaggi pubblicitari occulti, violando a scopo di lucro tutte le disposizioni in materia di pubblicità».
«Instagram e i più noti social network sono una vera e propria giungla dove gli influencer pubblicano foto frutto di contratti commerciali, dove vengono mostrati prodotti e marchi senza dare alcuna indicazione agli utenti circa la natura promozionale dei messaggi -spiega il presidente Carlo Rienzi-. Alcuni vip ricorrono addirittura all'uso dei propri figli per pubblicizzare marchi di abbigliamento, trucchi e altri beni, in totale spregio delle normative sia a tutela dei minori, sia sulla pubblicità».
Giu.Sca
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA