Sofia Priviero, colpita da encefalite a 19 anni non riesce a sostenere la Maturità. «Vorrei il diploma ad honorem, ma l'Ufficio scolastico non mi ha mai risposto»

Iscritta al Liceo classico europeo Marco Foscarini di Venezia, Sofia era stata ammessa agli esami di maturità con ottimi voti

Sofia Priviero, colpita da encefalite a 19 anni non riesce a sostenere la Maturità. «Vorrei il diploma ad honorem, ma l'Ufficio scolastico non mi ha mai risposto»
di Giuseppe Babbo
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Domenica 17 Dicembre 2023, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 09:09

«La maturità ad honorem mi permetterebbe di riprendere in mano la mia vita e recuperare i 4 mesi persi per colpa della malattia». A lanciare l’appello è Sofia Priviero, 19 anni (nella foto), studentessa di Jesolo che lo scorso 23 aprile è stata colpita da un’encefalite autoimmune. Prima è stata ricoverata all’ospedale di San Donà, poi a Portogruaro. E ancora, per due mesi, nel reparto di Neuroscienze dell’ospedale di Padova tra Rianimazione e Neurologia, successivamente per altri 60 giorni nella Riabilitazione di Jesolo, fino a quando lo scorso settembre è finalmente tornata a casa. 

La storia

Iscritta al Liceo classico europeo Marco Foscarini di Venezia, Sofia era stata ammessa agli esami di maturità con ottimi voti.

Ma con il ricovero continuato fino a settembre, e visto il tipo di malattia, per lei è stato impossibile tentare la strada dell’esame suppletivo a fine estate. Eppure, il desiderio di riprendere gli studi non le manca fin da quando si è risvegliata nel letto di Rianimazione, anche perché le cure dei medici hanno permesso di evitare danni cerebrali. Da ciò la richiesta della “maturità ad honorem”, per cercare di recuperare i 4 mesi persi. A sostenerla in questo percorso c’è la madre, Chiara Prando, con tanto di richiesta inviata all’Ufficio scolastico, «ma senza ricevere alcuna risposta», precisa la mamma che ha informato della situazione anche il presidente veneto Luca Zaia e il sindaco fi Jesolo Christofer De Zotti. Ora l’appello pubblico. 

«Ci è stato spiegato – aggiunge la madre – che la maturità ad honorem è prevista solo per casi eccezionali, ma a Sofia permetterebbe di guadagnare del tempo e di avviare i suoi progetti». Per il suo futuro Sofia punta infatti a riprendere la strada degli studi, iscrivendosi all’Università, con un percorso legato alla storia dell’arte o al restauro. «La maturità ad honorem – spiega la ragazza – mi permetterebbe di ripartire ora senza attendere altri mesi. Quando ho iniziato a stare male, e nei mesi successivi, non avrei mai immaginato di rischiare di perdere la vita. Molti aspetti vengono dati per scontati, tutto però può davvero cambiare all’improvviso. In questi mesi ho ricevuto un grande sostegno, ci sono molte persone che hanno dimostrato la loro vicinanza. La fede e la preghiera mi hanno aiutato molto. In ospedale le giornate erano tutte uguali, mi sono chiesta più volte perché proprio a me. Non c’è risposta, ma proprio per questo ora devo andare avanti e riprendermi il tempo perso». 

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