Meneguzzi contro J-Ax, il dissing continua: «Fai il pappone che sta attaccato ai ragazzini. Io credo agli ideali tu alle canne. Sei un ignorante»

Meneguzzi colpisce ancora e ci va di mezzo anche Fedez

Meneguzzi contro J-Ax, il dissing continua: «Fai il pappone che sta attaccato ai ragazzini. Io credo agli ideali tu alle canne. Sei un ignorante»
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Martedì 25 Luglio 2023, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 08:57

Tra violenti grandinate e caldo torrido ci mancavano i fulmini tra i cantanti italiani. Sono giorni che non si parla di altro che del dissing tra Paolo Meneguzzi e J-Ax. Tutto parte da una dichiarazione dell'artista di Verofalso che si scaglia contro il pop contemporaneo e in particolare contro Disco paradise, il tormentone dell'estate 2023 firmato Fedez, J-Ax e Annalisa. «L’estate pop 2023 è deprimente. Il medium pop mi pare svilito», ha detto e aggiunto: «Vedere gente tutta tatuata che va sul palco a cantare la Disco Paradise di turno mi fa tristezza. Quelle sono marchette».

Fedez e il tatuaggio di «Vittoria brutta», il tatuatore rompe il silenzio: «La foto è orribile è vero, mi merito gli insulti. Ecco cosa ho sbagliato»

Paolo Meneguzzi (ancora) contro J-Ax, lui replica

J-Ax ha screenshottato tutto e replicato a tutto: «Eh, sei sicuro che TU, vuoi parlare di marchette? Comunque ciao, io ti ricorderò sempre come la versione ordinata su Wish di Tiziano». Ma ha anche aggiunto: «Non c’è niente di più triste dei cantanti falliti che danno la colpa al “pubblico che oggi non capisce più un c…o”. A tutti capita di fare canzoni che non “connettono” col mercato, con la moda o con i gusti delle nuove generazioni. Se quando succede vi ritrovate con in mano un pugno di mosche vuol dire che non avete una fan base che vi supporta anche nei momenti in cui non siete mainstream. Significa che avete fatto musica superficiale che non è entrata nel cuore della gente ma solo nelle orecchie, per poi uscirne dopo una stagione». J-Ax prova a colpire Meneguzzi su Miami, il suo album del 2010 a cui il cantante è rimasto molto affezionato: «Era un disco coraggioso, avanti di circa 20 anni. Però essere “avanti”, soprattutto nello scacchiere pop italiano non è sempre un bene. Rischi di essere equivocato».

Il botta e risposta (senza fine)

Finita così? Ovvio che no, qualche ora dopo arria la replica, e che replica, di Meneguzzi: «Caro J-Ax, ma chi verrebbe dietro a te (voi) se non seguissi il sistema che hai sempre criticato? Fai il portavoce che il sistema è marcio, che rinneghi Sanremo, The Voice e poi fai le pubblicità del panettone - scrive su Facebook - Parli di papponi ma fai il pappone che sta attaccato ai ragazzini per non cadere nell'oblio che probabilmente tanto ti spaventa e per fare i fighi ci urlate ancora legalizzala. Ma anche basta»

E il cantautore svizzero risponde anche alla provacazione sulla sua poca notorietà attuale: «Io ho una scuola artistica, produco film, dischi di ragazzi e ho una famiglia. Questa è la mia musica. Non ho il successo di prima? Pazienza. Io credo negli ideali e tu nelle canne. Io ero una realtà pop in America Latina nel 1996 (Tiziano credo avesse 16 anni...). Faccio un plauso alla tua ignoranza che si allinea a quello che proponete - si legge ancora - e a quella di molti superficiali che fuori dall'Italia non sanno andarci. Perché ti ricordo che a qualche chilometro dalla frontiera italiana tu musicalmente non sei nessuno».

Alla fine ci va di mezzo anche Fedez (e i suoi tatuaggi)

E alla fine ci a di mezzo anche Fedez e i suoi tatuaggi: «Ma torniamo a Disco paradise targata 2023, canzone che poteva uscire anche nel 1974! Fate i duri con i tatuaggi dei dragoni e mi cantate le bolle di sapone? Non lo trovate un po' trash e un testo un tanto non credibile per l'età che avete? C'è proprio bisogno di dire alza il finestrino e scomodare Battisti? Non sapete cantare, ma gridate - incalza - parlate e storpiate linguaggi nel microfono con volgarità, parolacce e messaggi nelle canzoni veramente discutibili o incomprensibili! Ripeto, ce n'è veramente bisogno?».

Il pop per Meneguzzi è una forma d'arte importante: «Quale cavolo è il vostro messaggio? - conclude - A me pare solo che il messaggio sia 'dai facciamo soldi'. Creiamo un sistema costruendo standard di scarsa qualità, perché è più facile; perché la qualità è molto più difficile da sostenere. Forse la qualità te la sei dimenticata o perché meglio attaccarsi al treno del trash o di chi ha i follower? Attento, non ho parlato di fan, ma di follower»

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