Ilaria Rimoldi, da Gardaland a OnlyFans: «Io sui miei video osé pago le imposte, non è vero che siamo tutti in nero»

Licenziata dal parco divertimenti per i contenuti online. «La legge è ancora poco chiara, all'inizio ho ricevuto delle multe»

Ilaria Rimoldi, da Gardaland a OnlyFans: «Io sui miei video osé pago le imposte, non è vero che siamo tutti in nero»
di Federica Zaniboni
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Domenica 10 Marzo 2024, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 08:17

«Sono lavori completamente nuovi e questo crea molta confusione. Me lo disse anche il mio commercialista: “andiamoci con i piedi di piombo perché dobbiamo capire l’evoluzione di questa cosa”». Ilaria Rimoldi, 27 anni, è una content creator brianzola, che condivide le sue passioni su Instagram e lavora sulla piattaforma OnlyFans. Amante degli animali e in particolare dei cavalli, si guadagna da vivere principalmente creando contenuti per adulti online. Nel 2022, dopo due stagioni come dipendente di Gardaland, il parco divertimenti di Castelnuovo del Garda, ha deciso di iscriversi al sito “bianco e blu” per arrotondare le entrate. Dai 1000 euro che guadagnava accogliendo i visitatori alle attrazioni, adesso prende cinque volte di più.

Come funzionano le tasse per chi lavora su OnlyFans?
«Non c’è una legge completa al 100% sul mondo dei social.

A me hanno consigliato di aprire una semplice partita iva con regime forfettario, la cui soglia è stata alzata quest’anno da 65mila a 85mila euro. Nulla di più. In questo modo dichiaro ogni mese quanto ho guadagnato».

Quando ha deciso di aprire la partita Iva?
«Praticamente subito, appena ho visto che mi entravano dei soldi. Anzi, i primi tempi ho anche dovuto pagare una piccola multa per i primissimi guadagni. Ho capito che era il caso di sentire il mio commercialista, allora non avevo idea di come funzionasse. Sono lavori molto recenti, nati proprio negli ultimi anni, e c’è ancora molta confusione per tutti».

All’inizio del suo lavoro online, sono cresciute velocemente le entrate?
«Non è così immediato. È importante far sapere alle persone che si è su questa piattaforma. All’inizio non capivo proprio come muovermi, poi ho iniziato a sponsorizzarmi anche sui social e i profitti sono saliti. Dopo tanto tempo mi sono trovata a guadagnare molto di più».

È più facile evadere le tasse in un contesto come questo, apparentemente “fumoso” dal punto di vista fiscale?
«In realtà no, anzi. Tutto quello che si guadagna è online e in un modo o nell’altro lo vedono. È impossibile nascondere quello che entra. Tanto in un qualche modo i guadagni vanno dichiarati. Non ha senso pensare di non essere beccati, anzi, è proprio il contrario».

Come funzionano i pagamenti su Onlyfans?
«Innanzitutto si tratta sempre di dollari, in qualsiasi parte del mondo lavori il content creator. Chi usufruisce del sito paga un abbonamento e la piattaforma si prende sempre il 20% su qualsiasi vendita. A volte le persone fanno confusione e credono che quella sia già una tassa che pago io. Invece no, giustamente è il costo del servizio che offre la piattaforma, facendo da tramite a chi pubblica foto o video. I guadagni, quindi, arrivano direttamente dagli abbonamenti e in generale dai contenuti che vendi».

A fine mese, quindi, cosa si deve fare?
«Ogni mese viene fuori una sorta di fattura e quando arrivano i soldi sul conto diventano euro. A quel punto si può fatturare».
 

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