Piano anti-evasione, in arrivo 320mila controlli: verifiche mirate e incrociate sui soggetti a rischio

Incrocio dei dati per individuare i soggetti a maggiore rischio

Piano anti-evasione, in arrivo 320mila controlli: verifiche mirate e incrociate sui soggetti a rischio
di Andrea Bassi
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Martedì 20 Febbraio 2024, 23:52 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 10:09

Il Fisco affila le armi contro l’evasione. Ma promette anche che i controlli saranno più “mirati”. E prima di inviare gli atti di accertamento, ai contribuenti sarà garantito un «efficace contraddittorio» con l’Agenzia. Per la prima volta nel Piano integrato di attività del Fisco, che sarà presentato oggi ai sindacati, entrano i principi base stabiliti dalla riforma del governo. Nei prossimi tre anni l’Agenzia delle Entrate effettuerà, come minimo, 320 mila controlli sostanziali l’anno. Accertamenti che riguarderanno sia le imposte dirette, l’Iva, le tasse di registro, i bonus. Le attività di controllo, spiega il documento, saranno «potenziate», ma sarà aumentata anche la loro efficacia «mediante una migliore selezione preventiva delle posizioni da sottoporre ad accertamento». L’armamentario a disposizione dell’Agenzia delle Entrate ormai è vasto: dall’anagrafe tributaria con i dati sui conti correnti e le carte di credito, fino alla fatturazione elettronica. 

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IL PASSAGGIO

Da qualche mese il Fisco ha iniziato ad incrociare le banche dati, stilando liste di contribuenti più a rischio evasione i cui nomi sono oscurati da degli pseudonomi ma che costituiscono la base del lavoro vero e proprio di accertamento. Quest’anno, spiega il Piano, saranno monitorati «i comportamenti di soggetti a elevata pericolosità fiscale». Le «analisi selettive», spiega ancora l’Agenzia, saranno migliorate utilizzando «i dati derivanti dalla fatturazione elettronica» che saranno incrociati con quelli dei conti correnti. Oltre al bastone, come detto, c’è la carota del «confronto preventivo» con il contribuente che sarà reso “partecipe” del procedimento di accertamento «mediante un efficace contraddittorio con l’Agenzia» sia «nella fase istruttoria», quindi prima che gli sia contestata la violazione, sia nell’ambito degli «istituti definitori», quando cioè il Fisco potrà proporre somme e sanzioni da versare per chiudere il contenzioso. 
L’Agenzia poi, spiega che si concentrerà anche sulle multinazionali, quelle che fatturano più di 750 milioni di euro l’anno.

Il 93 per cento delle posizioni presenti nello scambio di informazioni con gli altri Paesi sarà sottoposto a controlli. Si tratta, in pratica, di nove multinazionali su dieci.

IL CAPITOLO

Un capitolo a parte è dedicato alla “tax compliance”, l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti. Si tratta, tra l’altro, di uno degli obiettivi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Quest’anno, si legge nel Piano dell’Agenzia delle entrate, saranno inviate 3,01 milioni di lettere di compliance, una sorta di avviso bonario con il quale il Fisco avverte il contribuente che dai controlli automatizzati sono emersi errori o omissioni nelle dichiarazioni e, dunque, invita chi riceve la missiva a mettersi in regola. Oltre a confermare che quest’anno saranno spedite oltre 3 milioni di queste lettere, il Fisco si dà anche l’obiettivo di contenere sotto il 5 per cento i “falsi positivi”, ossia la richiesta di versamenti non dovuti.Tra gli obiettivi dell’Agenzia, inoltre, c’è anche quello di contenere al massimo le frodi sui bonus edilizi.La promessa è di riuscire a verificare in maniera preventiva otto comunicazioni su dieci di cessione del credito e la stessa percentuale di comunicazione di sconto in fattura (il dato esatto è l’82 per cento per il 2024 che sale fino all’87 per cento nel 2026).

Per adesso invece, il Piano non prevede obiettivi precisi sull’adesione al concordato preventivo biennale, il patto che il Fisco offrirà alle Partite Iva calcolando l’ammontare di tasse da versare nei prossimi due anni. Chi accetterà il conteggio non potrà essere sottoposto ad accertamenti. I risultati di questa misura, appena attuata con l’adozione di un decreto legislativo, saranno valutati soltanto «a consuntivo». Andrà invece avanti il piano di assunzioni che entro quest’anno dovrà portare all’ingresso complessivo di 11 mila nuovi dipendenti. La stima degli ingressi del 2024 è di 2.600 nuovi funzionari. 

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