Il cardinale Bassetti: «Basta divisioni, odio e rancore»

Il cardinale Bassetti: «Basta divisioni, odio e rancore»
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Martedì 6 Aprile 2021, 05:01
IL RICHIAMO
«La morte non può più avere l'ultima parola e questa è la notizia sconvolgente della Pasqua». ha celebrato messa nella concattedrale di Città della Pieve il cardinale Gualtiero Bassetti nel giorno di Pasqua. In chiesa, accompagnato dalla moglie e due nipotine, c'era anche il presidente del C onsiglio Mario Draghi che come noto, risiede nel borgo. Pur non sapendo della sua presenza, il cardinale Bassetti gli ha rivolto un saluto nell'omelia. «Voglio mandare un indirizzo di saluto e assicurare le nostre preghiere al presidente del Consiglio, che è un nostro concittadino. In questo momento chi ha qualche responsabilità, e ne sa qualcosa anche il sottoscritto, ha bisogno di tante preghiere», ha detto il presidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve. Il presidente Draghi ha seguito la celebrazione eucaristica dalle ultime file. Ad una domanda dell'Ansa, «sarà una Pasqua di rinascita?», ha risposto «speriamo». Al cronista che gli ha chiesto se fosse previsto un incontro con il cardinale, ha poi risposto di no. Al termine della messa alcuni dei cittadini l'hanno salutato da lontano e Draghi ha ricambiato con un cenno di mano. Si è detto emozionato il sindaco di Città della Pieve Fausto Risini: «Aver avuto da una parte del duomo il presidente del Consiglio e dall'altra il presidente della Cei, mi ha provocato una certa emozione. Tanto che mi sono chiesto: ma davvero tutto questo sta accadendo a Città della Pieve?». Bassetti, che ha celebrato messa con il parroco e arciprete don Simone Sorbaioli e i canonici don Aldo Gattobigio e monsignor Augusto Panzanelli, nell'omelia ha detto «Cristo è veramente risorto e quindi il mondo intero e la nostra vita hanno un altro senso. Questo non significa non rendersi conto dei drammi che attanagliano l'umanità, cominciando dalla pandemia, una tragedia a livello mondiale. Durante la Veglia pasquale nella cattedrale di Perugia, ho sottolineato alcune di queste problematiche che ci riguardano più da vicino. Con la resurrezione di Cristo, la morte è vinta, è svuotata del suo veleno, della sua maledizione. La morte non può più avere l'ultima parola e questa, fratelli e sorelle, è la notizia sconvolgente della Pasqua». Per il cardinale «accogliere questa notizia è estremamente impegnativo, perché essa deve cambiare totalmente il nostro modo di vivere. Oggi Cristo ci offre questa possibilità e l'unica raccomandazione che ci fa è quella di non tornare indietro, di tagliare i ponti con il vecchio, con l'odio, con le divisioni, con tanti rancori, con tutto quello che non ci fa onore nella vita, come uomini e come cristiani, che va buttato dietro le spalle per vivere come creature nuove. San Paolo ci dice: togliete via il lievito vecchio per essere la pasta nuova».
IL SINDACO ROMIZI
Nel giorno di Pasqua anche il sindaco Andrea Romizi ha voluto lanciare un messaggio parlando della speranza e della situazione sanitaria. «Che questa possa davvero essere una Pasqua di rinascita e speranza, vera e concreta», ha scritto via social. «Oggi, grazie all'avvento dei vaccini, percepiamo la fine dell'incubo più vicina che mai. Siamo stanchi ma non possiamo cedere adesso, non possiamo mollare ora a pochi chilometri dal traguardo. Diamoci coraggio e che sia davvero per tutti una Pasqua serena».
Riccardo Gasperini
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