Gentiletti disperato: rottura del crociato, fuori sei mesi. Biglia almeno uno

Gentiletti disperato: rottura del crociato, fuori sei mesi. Biglia almeno uno
di Gabriele De Bari
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Lunedì 22 Settembre 2014, 06:21 - Ultimo aggiornamento: 17:15
GENOA Nemmeno la più pessimista delle Cassandre avrebbe potuto immaginare un pomeriggio così sfortunato e negativo per la Lazio. Tre punti persi, tre infortunati, di cui 2 gravi, un espulso. Amarezza, beffa e danni a Marassi per la Lazio, che conferma la tradizione contro il Genoa. Le prime avvisaglie già nel primo tempo quando i biancocelesti sbagliano di tutto e di più davanti a Perin, il migliore in campo, autentico baluardo in tutti i momenti in cui la squadra di Gasperini va in affanno. Poi arriva anche la traversa, a salvare il portiere, un altro segnale, un'altra conferma: la porta rossoblù è stregata. Insomma, niente da fare, la Lazio è padrone assoluta del campo, diventa pericolosa a ogni azione, crea ma non segna sprecando troppo. C'è sempre un avversario, un rimpallo, una zolla di terreno a negare il gol. Marassi è incredulo come Pioli, sempre in piedi davanti alla panchina.Il team manager, Maurizio Manzini, si agita perchè raramente, nella sua lunga storia da laziale, gli è capitato di vedere tanto scialo. Ci vorrebbe un amuleto. Magari potrebbe pensarci Klose, entrando nella ripresa.



LUNGA CONVALESCENZA

Ma la sorte, non contenta, prepara altri colpi bassi alla Lazio per confermare il tabù genoano. E allora, quando mancano un paio di minuti alla fine del primo tempo Biglia viene colpito al primo dito del piede destro. Il centrocampista zoppica vistosamente: doppia micro frattura (da uno a 2 mesi di stop, si saprà dopo la risonanza di mercoledì). Si avvicina alla panchina e chiede il cambio. Negli spogliatoi anche Basta, colpito da una tacchettata alla mano, esce in quanto non può sopportare il dolore lancinante. Così, in avvio di ripresa, Pioli si ritrova con 2 sostituzioni ”bruciate” per infortuni al termine di una prima frazione beffarda. Sembra quasi che Marassi si diverta a portare sfortuna alla Lazio. Nonostante tutto, però, non c'è un tifoso genoano che pensa di poter vincere l'incontro, perché il divario tecnico è molto ampio.A metà del secondo tempo, quando l'allenatore sta pensando all'ultimo cambio possibile, ecco la tegola più pesante cadere sulla Lazio. Gentiletti si accascia a terra dolorante, sembra una cosa di poco conto invece si tratta della lesione del legamenti crociato anteriore del ginocchio sinistro (6 mesi di stop, potrebbe essere operato venerdì). In quel momento Klose, Mauri e Keita, che stanno riscaldandosi vicino alla panchina, osservano impietriti l'ultima sostituzione prima di rimettersi seduti. Ma non è finita perché il destino ha studiato anche un finale thriller, affinché il pomeriggio biancoceleste diventi del tutto nero e indimenticabile. Mancano 5 minuti e De Vrij, peccando di esperienza, si prende il secondo cartellino giallo che costringe la Lazio a chiudere in inferiorità numerica. Un'espulsione che manda in confusione la difesa e diventa decisiva. Oltre alla sconfitta la Lazio dovrà fare i conti con le assenze, prolungate e importanti, di Gentiletti e Biglia e con la squalifica di De Vrij. Un'emergenza vera, assenze che non peseranno solo contro l'Udinese ma potrebbero condizionare negativamente il proseguio del campionato.